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Branchini: “Tutti speriamo che Miretti possa diventare un campioncino”

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Giovanni Branchini, procuratore, ha analizzato le trattative del prossimo calciomercato estivo, con un riferimento a Miretti.

redazionejuvenews

Giovanni Branchini, agente FIFA, ha rilasciato delle dichiarazioni a Rai Gr Parlamento, parlando di Fabio Miretti e del prossimo calciomercato. Ecco le sue parole sul classe 2003, che ieri ha esordito dal primo minuto con la maglia della Juventus ed è assistito proprio da Branchini: "Sta dando grandi dimostrazioni di maturità. Ha alle spalle una famiglia con i piedi per terra, persone che lavorano, il ragazzo ha risposto sempre bene e tutto questo fa ben sperare. Mantenendo questo atteggiamento umile, la voglia di imparare, senza avere fretta, speriamo tutti che possa diventare un campioncino perché il calcio italiano oggi più che mai ne ha estremamente bisogno."

Sui colpi che dobbiamo aspettarci nel prossimo calciomercato: "I protagonisti della prossima estate di mercato? Sicuramente Haaland, se diamo per scontato che Mbappé cambierà. Ma credo che i giochi non siano totalmente fatti. Tante cose potrebbero accadere. Oggi il totomercato dice Mbappé al Real Madrid e Haaland al Manchester City, però ci sono alcuni problemini. Haaland vorrebbe la certezza che Guardiola rimanga e rinnovi e ha chiesto la possibilità di svincolarsi se il tecnico dovesse andar via tra un anno, una condizione ostativa per la firma di un contratto. Quanto a Mbappé, abbiamo scoperto che la mamma ha chiesto una commissione esorbitante."

Sulla nuova regolamentazione degli agenti: "Se la Fifa ufficializzerà le nuove regole per gli agenti già presentate a più riprese ci sarà un confronto a livello legale in molti paesi e vedremo alla fine chi ha ragione. La Fifa vorrebbe colpire i mega agenti, ma non ha capito che danneggerebbe soltanto gli altri. Mino mancherà a tutti. É sempre stato avanti, un uomo coraggioso che aveva capito come sfruttare le debolezze del sistema. Cosa faranno i suoi giocatori ora? Ha validissimi collaboratori, la sua organizzazione andrà avanti. Vent'anni fa i calciatori avrebbero cambiato scuderia, ora è diverso."