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Brambati: “Per la Juve l’importante non è il gioco, è vincere”

Calciomercato Juventus, Brambati sgancia due notizie bomba.

Il procuratore ed ex giocatore ha parlato ai microfoni di 'Maracanà' su TMW Radio, parlando delle grandi del campionato in ottica Scudetto.

redazionejuvenews

Massimo Brambati è intervenuto ai microfoni di 'Maracanà', su TMW Radio, toccando diversi temi riguardanti le big del nostro calcio. Dopo la partita di ieri sera tra Fiorentina e Juventus, vinta allo scadere dai bianconeri grazie a un autogol di Venuti, ci sono state diverse critiche nei confronti del gioco di Massimiliano Allegri. Brambati dice la sua: "Se ingaggi uno come lui, sai che tipo di allenatore è. Si tratta di un tecnico che porta a casa il risultato senza guardare troppo al gioco. Poi c'è da dire che Cristiano Ronaldo è andato via il 28 agosto ed è stato sostituito con Moise Kean. Così si è ritrovato un reparto offensivo leggero, con Paulo Dybala che ha avuto diversi problemi fisici. Allegri comunque era lo stesso anche quando ha raggiunto due finali di Champions League. Alla Juve non basta giocare bene, ma vincere. Ieri comunque mancavano in tanti, quasi 8 titolari. Chissà cosa farebbe un'altra squadre con tutte queste assenze".

Domani si aprirà la 28ª giornata con l'anticipo tra Inter e Salernitana: "Siamo passati dagli elogi a Inzaghi, definito meglio di Conte, a farne il de profundis. Penso che siano vie di mezzo. Tutte le squadre hanno avuto un periodo negativo e così anche l'Inter ora. Se dovesse vincere il recupero col Bologna, sarebbe ancora primo in classifica comunque. E poi devo dire una cosa: ho letto un titolo di giornale che parlava di come Inzaghi avesse finalmente tutti a disposizione. Ma ce li ha avuti sempre tutti. Le altre hanno avuto molti più problemi di formazione. Sta passando un periodo complicata. La mentalità vincente, portata da Conte, va anche allenata".

Mentre sul big match di domenica sera tra Napoli e Milan ha detto: "Se guardiamo il primo tempo di Lazio-Napoli, poteva finire 2-0. La squadra di Sarri ha giocato meglio i primi 45 minuti, il Napoli invece sembrava quello visto a Cagliari. Se fossi in Pioli, proverei a metterli in difficoltà con l'aggressività e il ritmo. Poi devi trovare un modo per fermare Osimhen, che fa reparto da solo. Penso che Spalletti sappia che tenendo palla, grazie alla qualità tecnica dei suoi, può mettere in difficoltà il Milan, facendolo correre a vuoto. Oggi il Napoli ha più entusiasmo. Dopo l'occasione persa con l'Inter, questa è una seconda chance da cogliere".