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Birindelli: “La Juventus è una squadra solida e equilibrata”

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Alessandro Birindelli, ex terzino della Juventus, ha parlato del club bianconero e di Luca Pellegrini, difensore in rampa di lancio.

redazionejuvenews

Alessandro Birindelli, ex calciatore della Juventus dal 1997 al 2008, ha rilasciato delle dichiarazioni a Juventusnews24, trattando il momento di forma della squadra bianconera. Ecco le sue parole sulla partita con la Fiorentina: "La partita di Firenze ha evidenziato ancora una volta il fatto che la Juventus è una squadra che ha trovato una solidità importante e un equilibrio. È cinica, ma non ancora bellissima nello sviluppo del gioco: non fa un calcio piacevole, ma un po’ più diretto, verticale e poco palleggiato. Vorrei che questa squadra continuasse su questi aspetti, migliorando nel tempo la gestione delle partite, il mantenimento della palla e l’attacco dell’area in maniera differente in base alle diverse situazioni."

Sul lavoro di Allegri: "Il lavoro di Allegri è stato grandioso. A questa squadra negli ultimi due anni veniva rimproverato di non avere più il DNA Juventus, non aveva più la conoscenza del saper soffrire e dell’andare a riacciuffare un risultato a tutti i costi, di non essere più gruppo e di avere giocatori che pensavano solo al proprio orticello. Invece Allegri ha ricreato un ambiente forte, che ha grande autostima, che non ha paura di nessuno e che affronta le partite con grande determinazione. Questo è un gran lavoro. Le tante assenze ovviamente non ti permettono di lavorare con continuità con quelle che sono le soluzioni da adottare anche per quanto riguarda il miglioramento del possesso palla e di un gioco più fluido. Facendo pochi allenamenti e avendo pochi giocatori a disposizione è più difficile."

Su Luca Pellegrini: "Pellegrini ha malizia, è sveglio, ha qualità tecniche importanti e lo stiamo ammirando in queste partite dove viene chiamato in causa. Secondo me è un giocatore che ha ancora ampi margini di miglioramento. Nella storia i gruppi vincenti avevano una base solida di italiani: io spero che diventi di nuovo così, che ritorni questa moda, dove il 70/80% dei giocatori che costituiscono una squadra è italiano."