Roberto Baggio, ex calciatore della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a Sky. Ecco le sue parole: “Mi è mancato il giocare. Il campo mi manca, il resto no. All’inizio volevo staccare completamente e volevo capire cosa fare da grande e poi sì, ogni tanto ti torna il desiderio, ci pensi e poi per fortuna rimane un pensiero. Fare l’allenatore o il dirigente? Bisogna essere portati per fare anche determinate cose e io forse non mi reputo all’altezza di farle”.
Sul rapporto con Sacchi: “Aveva creato questa scuola e tutti seguivano lui. Per cui, per chi aveva il mio ruolo, che non era ben definito, era difficile. Se penso a Zola che è dovuto andare in Inghilterra per giocare… fa ridere no? Era un momento difficile per chi aveva il nostro ruolo. Penso che l’allenatore sia importantissimo ma il calcio lo fanno ancora i giocatori, per fortuna. Ci vuole gente che capisce qual è il suo ruolo: uno fa l’allenatore e l’altro il giocatore”.
Sul rigore ad USA ’94: “Non dimenticherò mai. Era il sogno che coltivavo da bambino, avevo sempre questo obiettivo davanti. Come ho già detto mille volte, ho sognato tutte le sere la finale col Brasile. Poi è arrivata ed è finita nel modo più assurdo… Quel rigore l’ho calciato con la serenità di sempre, l’ho battuto per spiazzare il portiere ed è successo…”.
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