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Agnelli: “I nostri allenatori devono essere educatori, ruolo fondamentale”

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha parlato a margine dell'evento con Save The Children, toccando diversi temi.

redazionejuvenews

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni all'evento organizzato dal club bianconero e Save The Children. Ecco le sue parole: "Buongiorno a tutti, noi come squadra, tutti si sono occupati di questo progetto, un piacere essere qui e inaugurare questo Punto Luce. Le emozioni sono molto positive, multi etnico, linguistico, in un contesto in cui c'è bisogno di grande aiuto ed è di grande stimolo. Lingue e religioni diverse, sono uno stimolo per la crescita. Un mondo che vuole chiamarsi globale, questo è un grande esempio. Siamo orgogliosi di quest'attività, gestiamo tanti bambini e conosciamo il ruolo di una delle tre gambe. Esiste la famiglia, la scuola e le attività extra scolastiche".

Sugli allenatori: "Sappiamo che i nostri allenatori devono essere educatori, un ruolo fondamentale per la loro crescita. Siamo in una zona in cui i ragazzi devono sognare, è bello che questa partnership si trovi in un luogo dove si vede lo stadio. Quelli sono i teatri dove si vuole arrivare per presentare i talenti. Una stella polare. Il sogno non deve essere il calcio, ma quanto più si riesce a sognare in grande, tanto si riesce a realizzare. E' determinante. E' un orgoglio sostenere Save The Children, più che centenaria, sinonimo di garanzia, efficacia e qualità su temi delicati come il miglioramento dell'educazione dei bambini. Scegliersi è stato determinante per sviluppare quest'attività ed è motivo di grande orgoglio. Oltre a quest'attività, fisica, in un ruolo ristrutturato con bambini già attivi, abbiamo svolto un compito molto delicato su tante procedure necessarie. Garantire attività qualificate per un corretto approccio della crescita dei bambini. Siamo stati primi, prima anche delle istituzioni, oggi le stesse procedure sono nei manuali Uefa e noi l'abbiamo fatto prima. E' stato innovativo".

Su Chiesa e Salvai: "Rappresentano i sogni di dove si vuole arrivare. Credo che entrambi sono molto più in grado di me quanto sia in grado sognare, ma sognare non basta. Bisogna applicarsi quotidianamente, responsabilità, dedizione e sacrificio. Allora il sogno può diventare tangibile. Vi ringrazio e vi dico che è bello essere qui in mezzo ai bambini".