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ESLUSIVA MANUEL BELLERI: “Il derby contro il Torino può rappresentare la svolta per la stagione di De Ligt”

TOKYO, JAPAN - OCTOBER 19:  (L-R) AC Milan Academy Tokyo president Takaaki Hirabayashi, Franco Baresi, AC Milan Academy Technical Director Alessandro Gianni and AC Milan Academy Manager Manuel Belleri attend the  AC Milan Official Fan-club Japan Launch Meeting on October 19, 2019 in Tokyo, Japan.  (Photo by Jun Sato/Getty Images)

L’ex difensore che attualmente dirige la Milan Academy di Tokyo ci ha rilasciato un'esclusiva intervista

redazionejuvenews

di Marco Guido

L'ex difensore Manuel Belleri, attuale direttore tecnico della Milan Academy di Tokyo, ci ha rilasciato un'esclusiva intervista nella quale abbiamo naturalmente parlato del big match che domenica sera verrà giocato allo Juventus Stadium tra i bianconeri ed i rossoneri. Ecco cosa ci ha raccontato:

Cosa fa adesso Manuel Belleri? “Sono il direttore tecnico per il Milan a Tokyo dove gestisco la Milan Academy. Mi occupo di formare gli allenatori giapponesi che poi vanno in campo coi bambini ed i ragazzi a trasmettere quella che è la filosofia del Milan. Essendo poi un ex giocatore, mi piace scendere in campo ed allenare direttamente i bambini. Il mio ruolo è comunque coordinare tutte le attività dell’Academy”.

Domenica si gioca Juventus-Milan, che partita ti aspetti di vedere? “La Juventus è una “macchina da guerra”, riuscendo ad inserire ogni anno dei grandi campioni. Il Milan invece ha vissuto anche qualche cambio societario che la squadra sta inevitabilmente pagando. E’ sicuramente una partita molto difficile per i rossoneri anche se dovrebbe evitare una sconfitta perché la squadra di Pioli sta vivendo un momento delicato sia sotto il punto di vista della classifica che del morale”.

Ti chiedo un giudizio sulla gestione di Sarri: credi che si inizi ad intravedere l'impronta del nuovo tecnico? “Quando la Juve ha nominato Sarri, devo sinceramente dire che, pur stimando molto l’allenatore, non ero così convinto della scelta della società bianconera per una questione forse di curriculum. Probabilmente mi sbagliavo anche se non sta ancora esprimendo un grande calcio ma i risultati stanno arrivando ed i giocatori stanno lottando insieme uniti verso un obiettivo comune. Ci vorrà un po’ di tempo ma mister Sarri sta amalgamando la squadra ed il suo modo di giocare”.

Sei stato un grande difensore e per questo ti chiedo un parere sul giovane De Ligt, al centro di molte polemiche. Credi che possa rappresentare un perno del futuro della squadra bianconera? “Credo che la partita di Domenica contro il Torino possa rappresentare il punto di svolta per la sua stagione. Alla Juve i difensori devono essere precisi e puntuali  nelle pochissime situazioni in cui è chiamato in causa e la concentrazione deve essere sempre la massima. De Ligt è sicuramente un grandissimo giocatore e nel derby è riuscito a segnare dopo aver vissuto l’ennesimo episodio sfortunato. Ha sicuramente le possibilità e le potenzialità di diventare l’erede di Chiellini”.

Ti aveva sorpreso lo scambio tra Cancelo e Danilo? “Mi ha colpito anche se penso che a volte all’esterno della società non arrivino tutte le informazioni. Penso comunque che al di là dell’aspetto tecnico, le società decidono di chiudere delle operazioni per ragioni che a noi forse sono sconosciute. E’ però successo come con Buffon o Bonucci che la Juve sia stata in grado di riprendere alcuni giocatori che avevano fatto partire”.

Ti ha sorpreso l'esonero di Giampaolo e l'arrivo di Pioli? “I dirigenti hanno deciso di fare questo cambiamento perché probabilmente si aspettavano qualche risultato in più dalla rosa messa a disposizione del tecnico. Non sono sempre i risultati a determinare certe decisioni, potrebbero anche esserci equilibri interni o situazioni a noi sconosciute che poi possono aver spinto la dirigenza a fare questo passo, sicuramente avranno pesato tutte i fattori ed avranno preso la decisione migliore per la società rossonera”.

Nel Milan si sta mettendo in mostra il giovane Hernandez. Cosa pensi del laterale francese? “Secondo me sta facendo molto bene, ha messo in mostra numeri di tecnica molto interessanti in un contesto complicato perché il Milan è una squadra in cui, quando mancano i risultati, la pressione si sente. Finora non ha subito questa situazione e sta facendo giocate e partite interessanti, è sicuramente di forte personalità e sta riuscendo a dimostrare tutte le sue doti”.

In difficoltà sembra invece essere Conti. Come vedi il laterale italiano? “Purtroppo gli infortuni stanno avendo la meglio sul giocatore. E’ sicuramente un momento delicato per lui ma anche passeggero, non è facile recuperare la migliore condizione fisica e psicologica in una squadra come il Milan che sta attraversando un periodo complicato a causa dei risultati. Avrebbe bisogno di giocare e magari sbagliare ma nella squadra rossonera attualmente non c’è questa possibilità ma lui è un grande giocatore ma sono convinto che magari tra un po’ di tempo parleremo di un giocatore ritrovato”.

Progetti per il futuro? “Sono ormai cinque anni che vivo a Tokyo. Parlo bene l’inglese e riesco a comunicare anche in giapponese. Mi piacerebbe magari entrare in uno staff al fianco di un grande allenatore da cui poter apprendere come allenare e crescere all’interno di un club, che sia in Giappone o in Italia”.

Ringraziamo naturalmente Manuel Belleri per la cortese disponibilità.