ESCLUSIVA SCAPOLO: "Napoli-Juve? E' una sfida che ha sempre un fascino importante. I bianconeri hanno un organico superiore" - JuveNews.eu

ESCLUSIVA SCAPOLO: “Napoli-Juve? E’ una sfida che ha sempre un fascino importante. I bianconeri hanno un organico superiore”

L'ex centrocampista che ha militato anche nelle fila del Napoli ci ha rilasciato un'esclusiva intervista

di Marco Guido

Cristiano Scapolo, ex centrocampista che nel corso della sua carriera ha vissuto anche due stagioni nelle fila del Napoli, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato della sfida che Domenica sera si disputerà allo Juventus Stadium tra i padroni di casa bianconeri ed i partenopei. Ecco cosa ci ha raccontato:

Cosa fa adesso Cristiano Scapolo? “Lavoro con la federazione statunitense, ho occupato il ruolo di secondo allenatore dell’Under 17 anche se attualmente sono in trattativa con un paio di club di MLS coi quali collaborerei nel settore giovanile perchè il mio contratto è scaduto a Gennaio e tra l’altro in federazione sono stati cambiati il direttore sportivo ed altre figure con cui ero in stretto contatto”. 

Domenica sera si gioca Juventus-Napoli, che partita ti aspetti di vedere? “E’ una sfida che ha sempre un fascino importante anche se adesso gli obiettivi delle due squadre sono completamente diversi così come il rendimento. La Juventus, come dimostrato negli ultimi anni, ha un organico superiore alle altre, quando hai un campione come Ronaldo o altri giocatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento, il gap si allarga ulteriormente”.
Quale può essere il giocatore partenopeo che potrà creare più problemi alla retroguardia bianconera? “Non è mai facile capire dall’esterno capire cosa sia successo alla squadra partenopea che adesso è guidata da un allenatore subentrato in una situazione che non conosceva. Il Napoli è una squadra che negli ultimi anni è stata abituata a lottare per ben altri obiettivi, ha una qualità eccellente, la metto tra le prime quattro del campionato italiano, ha tanti giocatori pericolosi soprattutto nel reparto avanzato come dimostrato nelle ultime stagioni”.
Juventus, Inter o Lazio: qual’è la tua favorita per lo scudetto? “Credo che alla lunga l’organico bianconero che è ancora un gradino sopra le altre anche se l’Inter e la Lazio lotteranno dando filo da torciere fino alla fine, la Champions League potrebbe condizionare le prestazioni dei bianconeri che comunque restano i miei favoriti per la conquista dello scudetto”.
Pensi che la mano di mister Sarri si inizi ad intravedere nella formazione bianconera? “Sarri ha dimostrato nel corso della sua carriera che necessita di tempo per poter imporre il suo gioco, così come al Chelsea dove all’inizio aveva un pò faticato. Questa necessita deriva alla sua filosofia che va studiata e applicata nel tempo in tantissime partite, anche se la Juventus era difficilmente migliorabile visti i tanti successi conquistati negli ultimi anni. Credo comunque che Sarri sia un allenatore preparatissimo, che ha sempre fatto bene. Credo che, adesso che inizia a conoscere meglio i giocatori a sua disposizione, potrà iniziare a raccogliere i frutti seminati”. 

Ramsey o Rabiot,chi pensi potrà affermarsi in Italia? “Rabiot ha fatto un po’ fatica all’inizio ma ha sicuramente degli ampi margini di miglioramento: è giovane, viene da un campionato diverso ma mancini con quelle caratteristiche non ce ne sono molti in circolazione. Ha bisogno di tempo per entrare nei meccanismi di Sarri ma credo che potrà dare un importante contributo alla squadra bianconera”.

Pensi che Gattuso sia l’allenatore giusto per risollevare questo Napoli in crisi? “Ho giocato a Napoli e conosco l’ambiente: quando le cose non vanno bene, la pressione è sicuramente alta e si fa fatica perché si gioca in una piazza che vive di calcio. Gattuso è molto bravo ed ha fatto molto bene negli anni passati ma se un allenatore del calibro di Ancellotti faceva fatica, credo che bisognerebbe essere dentro alla squadra per capirne i motivi della crisi”.

A Napoli hai vissuto due stagioni culminata con la promozione in serie A, che ricordi hai di quell’esperienza? “Noi eravamo una buona squadra ma la gente e la piazza pretendeva ottimi risultati ma nel primo anno abbiamo faticato proprio a sostenere questa grossa pressione che arrivava dalla gente. Il secondo anno, grazie anche all’esperienza vissuta nell’anno precedente, siamo riusciti a gestire meglio la situazione e con Novellino siamo riusciti a centrare l’obiettivo promozione. Napoli è una città unica, solamente se la vivi riesci ad apprezzare tutte le sfumature. Auguro alla mia ex squadra di potersi togliere delle grandi soddisfazioni in Champions League vista la situazione ormai compromessa in campionato”.

Progetti per il futuro? “Sono in trattativa e sto decidendo. A lungo termine non mi dispiacerebbe vivere un’esperienza coi “grandi” magari in MLS o con una nazionale non mi dispiacerebbe visto che ormai sono quindici anni che lavoro qui nei settori giovanili e credo di aver accumulato un bel bagaglio d’esperienza”.

Ringraziamo naturalmente Cristiano Scapolo per la cortese disponibilità.