Europei 2021

Tardelli: “Locatelli può ambire a una big, quando manca la sua assenza si nota”

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Nella sua intervista concessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Marco Tardelli ha così parlato di Manuel Locatelli, centrocampista finito nel mirino della Juve e di altre big europee:

“Siamo giocatori diversi. Io facevo la fase difensiva e offensiva, ero più dinamico, segnavo qualche gol in più. Lui è maggiormente riflessivo e gestisce benissimo la palla. Io venivo cercato dai compagni perché mi buttassi nello spazio verso la porta avversaria, lui perché è un equilibratore di gioco. Punti forti di Locatelli? Mi piace perché dà via la palla di prima e perché è silenzioso. Non mi va a genio chi parla troppo. Lui è uno di quelli che, quando mancano, si nota. Pronto per tornare a giocare in una big? L’Europeo da protagonista gli ha consentito il salto di qualità a livello internazionale che gli mancava e che gli serviva per poter candidarsi a giocare ovunque. Di suo, Locatelli ha un tipo di gioco che gli permette di ambire a qualsiasi squadra di alto livello. Per me sarebbe adatto per esempio a una squadra di Guardiola. All’inizio dell’Europeo pensavo che Verratti avrebbe dato peso e qualità al centrocampo azzurro, ma adesso dico che è molto difficile togliere questo Locatelli”.

Restando in tema Nazionale, ai microfoni della Gazzetta aveva parlato così anche l’ex portiere di Juve e Italia Dino Zoff: “La prima vittoria dell’Italia a Wemblrey? Quella era un’Inghilterra imbattibile o quasi, in casa, in uno stadio epico. Andare lì e vincere era un avvenimento storico. Sapevi che a Wembley avresti perso. Poi è diventato tutto più… possibile, l’Inghilterra non è più stata forte come allora. Una gara che ha segnato un’epoca, eravamo la seconda o la terza nazionale a riuscirci. Squadra di camerieri? Non ci facevo caso. Le esagerazioni ci sono sempre state, però gli inglesi mediamente hanno sempre avuto un grande rispetto per lo sport. Anche se hanno avuto ultrà e hooligan. Il record di imbattibilità? Un record battibile: credo che l’Italia ce la farà. Significherebbe andare verso grandi risultati. Non mi dispiace è un record di squadra. Il portiere è l’ultimo difensore. Donnarumma? Mi sembra un portiere straordinario che a 22 anni ha già collezionato tante stagioni da protagonista nel Milan. Ogni tanto una piccola concessione allo spettacolo è ammessa. L’Austria? Non sottovaluterei nessuno, anche se sulla carta siamo superiori. Giocando così l’Italia può ambire alla finale”.

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