L'esultanza di Mckennie al gol del momentaneo 1-0 sul Monza
Se tutti gli allenatori che sono passati alla Juve negli ultimi anni lo hanno ritenuto importante, a tratti davvero imprescindibile, un motivo dev’esserci e non sarà banale. Spalletti si è accodato ai suoi predecessori alla Continassa nel giro di qualche settimana, pensandola su Weston McKennie esattamente come Tudor e Thiago Motta, dopo Pirlo e Allegri.
Lo statunitense, nonostante tutto, è stato virtualmente sul mercato in tutte le estati degli ultimi anni. Nel 2024 Giuntoli lo aveva coinvolto nell’operazione Douglas Luiz, ma il calciatore non volle lasciare Torino, così come è successo l’estate scorsa. Ora però la questione è da risolvere: a giugno il contratto andrà a scadenza e non c’è ancora un’intesa per prolungarlo.
La volontà del calciatore è piuttosto chiara, bisognerà vedere se si arriverà ad un accordo tra le parti. Wes è fra i pochi giocatori del gruppo che in questo momento danno equilibrio e si prendono qualche responsabilità in più, probabilmente perché riesce a gestire meglio con la conoscenza dell’ambiente.
Per questo motivo Spalletti non ha mai rinunciato a McKennie da quando è arrivato a Torino e difficilmente ne farà a meno da qui in avanti. La dirigenza bianconera rinnoverebbe il suo centrocampista ma c’è una condizione importante: il numero 22 dovrà abbassarsi lo stipendio che, adesso, è sui 2,5 milioni.
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