Mason Greenwood si è preso la scena in Francia con una continuità che, sinceramente, era difficile ignorare. Gol, giocate decisive, e quella sensazione costante di essere lui a spostare l’ago della bilancia: una stagione così, inevitabilmente, attira sguardi pesanti. Barcellona e Juventus hanno iniziato a monitorarlo con attenzione, mentre a Marsiglia si respira già aria da mercato.
I numeri raccontano tutto senza bisogno di troppi giri di parole: 11 gol in 15 partite di Ligue 1, miglior marcatore del campionato e principale riferimento offensivo dell’OM. Quando una squadra vive e si accende soprattutto sulle giocate di un singolo attaccante, è chiaro che quel giocatore diventi “centrale” non solo sul campo, ma anche nei piani societari.
E non è solo questione di Ligue 1. Greenwood si è fatto sentire anche in Champions League, con 3 reti in 6 presenze: segnale ulteriore di quanto stia crescendo e di quanto si stia abituando a partite che pesano. Roberto De Zerbi lo ha trasformato in un elemento imprescindibile nel suo scacchiere, uno di quelli che non togli mai se vuoi dare un senso alla partita.
Il punto, adesso, è capire fino a che punto il Marsiglia riuscirà a resistere alle inevitabili pressioni. Perché quando Barça e Juve cominciano a bussare, vuol dire che il “salto” non è più un’idea lontana: è una possibilità concreta. E il club francese, stando alla posizione già chiarita in vista del calciomercato, vuole dettare le condizioni. Greenwood è un asset enorme. E a Marsiglia lo sanno benissimo.