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Un’altra vittoria per la Superlega: “La UEFA non può punire i club, ritiri i deferimenti”

redazionejuvenews

Il tribunale di Madrid si è pronunciato sulla questione

Continua la battaglia a distanza tra la UEFA e la Superlega, il progetto che era nato come competizione parallela alla Champions League, ma poi finito nell'occhio del ciclone per le modalità e di partecipazione e per l'esclusività che avrebbe rappresentato. Dalla presentazione del progetto, molte cose sono successe, una su tutte le minacce della UEFA nei confronti dei club fondatori, che hanno spinto nove di questi ad abbandonare il progetto, almeno a parole. Nessuno dei club coinvolti ha infatti iniziato l'iter per uscire dalla Superlega, che intanto ha vinto un'altra battaglia contro la UEFA.

Il magistrato del Tribunale commerciale n. 17 di Madrid ha infatti confermato in toto l'ordinanza del 4 giugno 2021, escludendo ufficialmente che la Uefa possa irrogare sanzioni nei confronti di chi aveva aderito al progetto Superlega e ammettendo la comparizione della società A22 Sports Management SL nel procedimento noto come Superlega. Il tribunale, riporta il quotidiano spagnolo AS, in base all'articolo 13 del codice di procedura civile, ammette che "mentre un processo è pendente, chiunque dimostri di avere un interesse diretto e legittimo all'esito della causa può essere ammesso come attore o convenuto". Così, A22 Sports Management, società che si è occupata dell'ideazione, della creazione, della promozione, del finanziamento e dell'attuazione della Superlega, resta parte civile nei confronti della UEFA.

Il tribunale specifica inoltre come Nyon non abbia alcun diritto di multare o di escludere da alcuna competizione le società fondatrici dell’iniziativa. L’Uefa, tramite il proprio sito web, dovrà ora rendere pubblico l’annullamento dei deferimenti nei confronti di Real Madrid, Barcellona e Juventus, e dell’accordo con i nove club che avevano fondato la Superlega e che avrebbero dovuto pagare multe per la loro affiliazione al nuovo progetto. L’esito del ricorso obbliga al rispetto delle misure cautelari, in caso contrario la UEFA e Ceferin ne dovranno rispondere civilmente, fino ad arrivare al penale.