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Sara Gama: “Il calcio femminile sta crescendo, l’Italia si è appassionata a noi”

Sara Gama, difensore e capitana della Juventus Women

La calciatrice della Nazionale Italiana e della Juventus ha parlato

redazionejuvenews

La Juventus Women è sempre più vicina allo Scudetto, e dopo la vittoria ottenuta contro la Fiorentina per 1-2, ha scritto un nuovo record. Le ragazze Rita Guarino hanno infatti ottentuto 18 vittorie consecutive in Serie A, una serie mai vista fino ad ora. La calciatrice bianconera e capitano dell'Italia Femminile Sara Gama, prima donna a diventare vicepresidente dell’AIC, ha parlato intervistato dai microfoni della trasmissione “Propaganda Live” su La7.

“Abbiamo ottenuto dei risultati per i diritti delle calciatrici e per ribadire l’importanza del falcio femminile in Italia. Purtroppo la pandemia è coincisa con il momento di maggiore slancio ma non ha bloccato la crescita del movimento. La partecipazione ai Mondiali e il buon torneo disputato sono figli dei passi avanti compiuti in questi anni. Il pubblico si è entusiasmato complice anche l’assenza della nazionale maschile da Russia 2018. Eravamo consapevoli di avere un’occasione più unica che rara. L’Italia ha iniziato a seguirci dopo la vittoria contro l’Australia e poi si è appassionata al nostro cammino. Il calcio femminile sta crescendo e vogliamo proseguire sul solco del cammino tracciato".

“La convocazione in Quirinale è stata sorpresa. Di solito il ricevimento è legato a una vittoria. Invece ce lo dissero subito dopo l’eliminazione. Non eravamo preparate. Nella prima occasione ho avuto una settimana di tempo per redigere il discorso. Quella volta invece l’ho preparato sull’aereo che ci stava riportando a  Roma. Ho pensato a qualcosa che riguardasse tutte noi. Ho pensato ai diritti sono andata a cercarmi l’articolo adeguato nella Costituzione. Ed è proprio quello della maglia che indosso, la numero tre. In questo periodo si parla nuovamente di Ius Soli ma credo che sia una frase molto inflazionata. L’argomento è tornato e va affrontato. La società sta cambiando, occorre restare al passo. Che poi si decida attraverso lo Ius Soli o lo Ius Culturae non è mio compito dirlo. Io faccio un altro tipo di lavoro. In ogni caso credo che ogni momento sia buono per i diritti”.

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