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Ramsey: “Sono stati due anni frustranti, gli infortuni non mi hanno permesso di giocare”

Ramsey

Il calciatore ha parlato

redazionejuvenews

Il calciatore della Juventus Aaron Ramsey ha parlato intervistato dai microfoni della rivista FourFourTwo, alla quale ha parlato dei suoi due anni alla Juventus e degli infortuni che lo tormentano: "Sono stati due anni frustranti per me, ho subito tanti piccoli infortuni che non mi hanno permesso di essere sempre al massimo. È stato un periodo strano: arrivare alla Juventus già infornato non mi ha aiutato, ho provato a recuperare al meglio, poi c'è stata la pandemia e ho dovuto iniziare tutto da capo. È stato difficile trovare una forma ottimale, e questo mi ha precluso la possibilità di giocare al meglio, sia per la Juventus che per il Galles".

"Sono molto orgoglioso di giocare per la mia Nazionale e voglio rimanere fino a che riuscirò a dare il massimo, che riconosco essere stato poco in questi anni. Sto cercando di rimettermi in forma nella maniera migliore possibile, per   dimostrare tutto il mio valore. Sento ancora che posso dare molto e di avere molti anni di carriera, devo solo riuscire a far tornare il mio corpo in forma in modo da poter giocare con regolarità. Sono fiducioso di poterci riuscire".

 Ramsey

Del suo addio al calcio ha parlato Roberto Baggio intervistato dai microfoni de La Repubblica: "Il ritiro? Non sono mai stato come Totti, anzi. Lui non avrebbe mai smesso, io lo sapevo e gli consigliai: gioca finché puoi. Ma per me non era la stessa cosa. è così anche Ibrahimovic. Io invece non vedevo l’ora di smettere, lasciare mi ha ridato vita e ossigeno. Stavo troppo male, dolore fisico: quando da Brescia rientravo a casa non riuscivo ad uscire dall’auto e chiamavo mia moglie che mi aiutava ad aggrapparmi al letto. USA '94? Ancora non mi perdono il rigore sbagliato nel 94′. Avrei preferito che me lo parassero o che prendessi il palo o tirarlo alto è stato ancora peggio. Spararlo così nel cielo, ancora non me lo perdono. Il calcio di oggi? Non mi emoziona più. Non vedo praticamente partite, preferisco il basket. dare giudizi sugli altri mi mette a disagio, per questo non vado neanche in tv. Vedo ex compagni che parlano come professori quando in campo non riuscivano a fare tre palleggi"