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Paratici: “Alla Juve non esiste l’anno di transizione. Una sconfitta non cambia le nostre idee”

Paratici, dirigente della Juventus ed esperto di calciomercato

Il ds bianconero ha rilasciato delle dichiarazioni al termine del match

redazionejuvenews

Il ds della Juve Fabio Paratici, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky nel post partita contro il Benevento.

SULLA GARA -"E' stata una partita imprevista e la mia presenza è per sottolineare che in questi anni abbiamo dato tante gioie ai tifosi e oggi invece gli abbiamo dato una brutta batosta. Dobbiamo andare avanti e cercare di capire i nostri errori per continuare a migliorare. Io credo che se giochi nella Juve, ti trovi con giocatori di un certo valore ma oggi abbiamo fatto una brutta gara. Dobbiamo rialzare la testa, non voglio commentare l'episodio da rigore su Chiesa, le gare vanno analizzate escludendo gli episodi perche sennò ti condizionano la gara. Mi sembrava fallo ma non sono qui per questo. Credo che si possa stare qui tre giorni a cercare di capire perchè abbiamo fatto una partita di questo tipo, ci sono molti aspetti da analizzare e lo faremo in queste due settimane. Ci sarà il tempo per pensare a tutto e resta il fatto che non abbiamo fatto una partita all'altezza.

SULL'ANNO DI  TRANSIZIONE - "Noi non eravamo insoddisfatti con gli allenatori precedenti ma ci sono state delle motivazioni per il quale abbiamo cambiato. Come non è una sconfitta non lo è neanche una vittoria a decidere l'esito o le sorti di un club. valuteremo alla fine del ciclo se è stata una politica corretta o no. La parola transizione alla Juve non esiste perche gioca sempre per vincere, alcune stagioni vanno meglio, altre peggio però la transizione non esiste perchè c'è una crescita durante l'anno che porta ad avere dei risultati negli anni successivi. Siamo qui da 11 anni e negli ultimi 9 abbiamo sempre vinto. Nonostante questo abbiamo sempre cambiato ma la gente non se n'è mai accorta perche abbiamo sempre continuato a vincere. Da quando sono qui avrò sentito almeno 6 o 7 volte che era finito un ciclo, abbiamo gia cambiato e per vincere abbiamo dovuto costruire, prendendoci dei rischi a volte ma è sempre stato cosi perché se hai una visione nella tua testa cerchi di sostenerla".

SUL MERCATO - "Abbiamo una programmazione, non è una partita che sposta le nostre idee. Abbiamo una linea intrapresa all'inizio di quest'anno e continueremo su quella. Siamo molto contenti di quello che stiamo facendo e dobbiamo solo rialzarci, pedalare e migliorare.

SU CRISTIANO RONALDO - "La linea della Juve è questa, abbiamo Cristiano Ronaldo che è il miglior calciatore del mondo e ce lo teniamo stretti".

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