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No alla Superlega: prevista riunione in Lega Calcio nel pomeriggio

Serie A

Il punto sulla situazione

redazionejuvenews

Il mondo del calcio europeo, nella notte, è stato scosso dalla notizia della creazione della Superlega, una competizione fondata da 12 club, tra cui Juventus, Milan e Inter, in seguito all'uscita di essi dall'Eca, associazione dei club europei. Altre squadre, nel prossimo futuro, sarebbero ponte ad aggiungersi a questa competizione esclusiva, ma c'è chi, come l'Atalanta, non ha digerito questa novità. Il club bergamasco, che tra l'altro ieri ha sconfitto proprio i bianconeri per 1-0 scavalcandoli al terzo posto in classifica, si sarebbe detto favorevole, insieme a Cagliari ed Hellas Verona, per l'allontanamento dal campionato di Serie A delle due formazioni milanesi e dei campioni d'Italia in carica.

A riportarlo è il quotidiano La Repubblica, che annuncia l'uso di: "ogni misura di tutela giudiziaria per difendere il principio delle competizioni aperte e basate sul merito sportivo". Si profila così una lunga serie di battaglie legali tra le parti coinvolte, con i club della Superlega che avevano messo in conto tutto ciò e non vorrebbero rinunciare per alcun motivo alla partecipazione nei rispettivi campionati, le cui partite verrebbero regolarmente giocate nei fine settimana. Intanto, per questo pomeriggio alle ore 17.30, è stato convocato un consiglio interno straordinario in Lega Calcio, con Juventus, Milan e Inter che ovviamente non prenderanno parte alla riunione.

Andrea Agnelli, nuovo vice-presidente della Superlega, aveva così commentato la creazione di questa nuova competizione: "I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente".