Il difensore della Roma, Gianluca Mancini, intervistato dai microfoni de La Stampa, tra i diversi temi toccati ha parlato anche della gara di sabato. Qui sotto un estratto della sua intervista.
Ti dipingono come un cattivo, lo sei veramente? “Assolutamente no, basta parlare con chi mi conosce bene. Poi in campo subentrano tanti fattori, come l’adrenalina e la tensione, che fanno parte di una competizione. Ma non mi sembra di essere mai stato protagonista di gomitate, entrate killer o pugni in faccia: i miei sono tutti scontri di gioco”
La Roma è la squadra che ha fatto più punti nel 2025 con la difesa meno battuta della Serie A? “So di far parte di un grande gruppo: nel 2025 abbiamo fatto buonissime cose. La somma dei punti, riguardando due campionati differenti, va contestualizzata: alla fine conta il presente. La difesa meno battuta è la sublimazione di un lavoro di squadra eccezionale: un portiere che rappresenta un valore aggiunto; una batteria di difensori forti, a prescindere da chi gioca, che tiene l’ultima parte della squadra; centrocampisti che corrono non so quanti chilometri; attaccanti che fanno una pressione incredibile”.
Adesso c’è la gara contro la Juventus: “Tutte le partite rappresentano degli step: ogni incrocio può rappresentare una trappola. Dopo gli inciampi con Napoli e Cagliari, portare a casa una gara come quella col Como è stato importante. La sfida con la Juve è bella e stimolante: ci sarà da sudare, ma ci arriviamo carichi”.