Juve, Nicolini: "Il miglior colpo di mercato è Thiago Motta"

Juve, Nicolini: “Il miglior colpo di mercato è Thiago Motta”

Thiago Motta, Juventus
Carlo Nicolini ha parlato del calciomercato italiano: per il dirigenti, tra i migliori colpi ci sarebbe quello della Juve con Thiago Motta

Intervistato a 1 Football Club, Carlo Nicolini ha parlato del calciomercato italiano. Per il dirigente, tra i colpi migliori in assoluto della sessione estiva ce ne sarebbe uno che non riguarda i giocatori. E’ il caso di Thiago Motta, prelevato dalla Juventus dal Bologna. Ecco le sue parole: “I migliori colpi non sono necessariamente l’acquisto del giocatore più forte. Piuttosto è quello che veramente serviva alla squadra. Al Napoli, per ipotesi, possiamo considerare Lukaku un acquisto importante perché lo voleva Conte. I due colpi migliori, in Italia, c’è l’ingaggio di Thiago Motta alla Juventus, e poi proprio Lukaku per quello che andrà ad incidere nel gioco dell’allenatore. All’estero non è facile perché spendono e spandono per prendere i grandi nomi e invece non inseriscono il tassello giusto. Non vedo squadre all’estero che abbiano fatto un colpo tale da far cambiare gli equilibri rispetto agli anni precedenti. Certo, ci sono le solite squadre, però non sono così convinto che qualcuno abbia fatto un colpo da spostare gli equilibri”.

Nicolini: “Inter e Juve una spanna sulle altre”

Thiago Motta, Juventus
Thiago Motta, allenatore della Juventus

Il dirigente ha poi proseguito parlando delle ambizioni stagionali delle squadre di A, a partire dal Napoli: Conte avrà fatto le sue richieste, ma a me sembra una squadra piuttosto completa. Probabilmente a centrocampo avrebbe voluto un inserimento dalle caratteristiche diverse. Se fosse andato via Osimhen a certe cifre, avrebbero investito meglio. Se fossero partiti bene, forse non avrebbero acquistato quei giocatori. La sconfitta col Verona, è stata la spinta propulsiva per fare un ottimo mercato. L’Inter e la Juventus sono sempre una spanna avanti, ma il Napoli farà un campionato da protagonista: la speranza è che, quelli che ci sono già, saranno al livello di due anni fa, e che i nuovi, assimileranno i concetti necessari di Conte“.