Juve, il ct degli USA consiglia: "Weah? Io lo vedo bene in questo ruolo"

Juve, il ct degli USA consiglia: “Weah? Io lo vedo bene in questo ruolo”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il ct degli USA Berhalter ha parlato di Weah, esterno del Lille molto vicino alla Juve

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il ct degli USA Berhalter ha parlato di Weah: “Non so a che punto sia la trattativa con il Lilla: io faccio l’allenatore, non il dirigente… Ma sicuramente vedrei bene Weah alla Juve. E sono certo che una esperienza in Italia e nel club bianconero, che negli ultimi anni abbiamo conosciuto sempre meglio grazie a McKennie, sarebbe utile a Timothy. È un ragazzo in crescita, anche per merito del Lilla, ma penso che confrontarsi con la mentalità vincente della Juventus gli consentirebbe di compiere un ulteriore salto in avanti“.

Dopo aver giocato a lungo come ala d’attacco, Weah nell’ultima stagione è stato messo a fare l’esterno di centrocampo, ruolo in cui dovrebbe giocare anche alla Juve. Sarà lui il nuovo Cuadrado?Un po’ si assomigliano, ma non così tanto. Se devo paragonare Timothy a un giocatore più esperto, beh allora dico Finidi. Ricordate l’ala/esterno dell’Ajax di Van Gaal che negli anni novanta vinse la Champions? Ecco, Weah è così: dinamico, veloce e con colpi eccellenti. Io lo vedo meglio largo a destra, può giocare un po’ più avanti o un po’ più indietro. Ma pure attaccante o sulla fascia sinistra. La duttilità è un suo punto di forza, come pure la facilità di arrivare al cross. Weah è un esterno velenoso. È poi è un ragazzo simpatico e serio. Come suo padre George, una vera e propria star del calcio, che ho avuto il piacere di conoscere di persona in passato”.

Chiosa finale su McKennie. Dopo la fine dell’esperienza al Leeds l’americano tornerà a Torino, dove però non sembra esserci spazio per lui. Sulle sue tracce c’è però il Galatasaray che potrebbe prenderlo come contropartita per Zaniolo.Da commissario tecnico mi interessa che Weston giochi e competa, a prescindere dal club e dal campionato. Per la nazionale Usa Mckennie è molto importante: è un leader, un guerriero”, ha concluso Berhalter.

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