ESCLUSIVA - Hernanes: "Juve, in attacco deve giocare Vlahovic. Sul match contro la Lazio..."

ESCLUSIVA – Hernanes: “Juve, in attacco deve giocare Vlahovic. Sul match contro la Lazio…”

Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima
Hernanes, ex centrocampista bianconero, in esclusiva ai nostri microfoni ha parlato così del prossimo match della Juventus contro la Lazio

Di Lorenzo Bozzetti

La Juventus di Igor Tudor è chiamata a rialzarsi dopo un periodo piuttosto complicato sul piano dei risultati e resosi ancor più difficile da gestire dopo le recenti sconfitte arrivate in campionato contro il Como e in Champions League contro il Real Madrid. Da questo punto di vista, la prima occasione utile per i bianconeri per reagire dal 2-0 contro la squadra di Fabregas e dal ko di Madrid arriva domenica sera, quando la formazione di mister Tudor scenderà in campo allo stadio Olimpico di Roma contro la Lazio di Maurizio Sarri, squadra reduce da un’estate piuttosto complicata sul piano del mercato ma che nel precedente turno di Serie A ha conquistato un importante pareggio contro l’Atalanta. Per analizzare il recente momento che sta attraversando la Juventus di Tudor, e la prossima gara contro la Lazio, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Hernanes, ex giocatore che nel corso della sua carriera ha vestito sia la maglia bianconera che quella biancoceleste. Queste le sue parole.

La Juventus è reduce da una pesante sconfitta incassata a Como che, di fatto, ha smorzato l’entusiasmo generale vissuto dalla tifoseria bianconera dopo l’ottimo inizio di campionato, e dalla sconfitta in Champions League contro il Real Madrid: come giudica il momento dei bianconeri?

Il momento della Juventus è un momento di confusione. C’erano pochi punti di riferimento, poi è anche dovuto agli inserimenti che non hanno fatto quello che si doveva fare. Poi c’era anche l’aspetto Vlahovic, che sembrava destinato a lasciare la Juventus, poi ha iniziato ad essere colui che faceva meglio quando subentrava dalla panchina, quindi c’era un po’ di confusione. E adesso, dopo Real Madrid, si percepisce quello che si doveva fare, ovvero il fatto che i nuovi debbano ancora prendere un po’ di tempo per ambientarsi. Quindi vedo un momento così: tanta nebbia, poca visibilità”.

 

Di recente è stata sottolineata la tendenza mostrata da Igor Tudor a cambiare spesso gli interpreti del proprio impianto di gioco, come ad esempio gli attaccanti: dal suo punto di vista, in che modo il tecnico croato può trovare le proprie certezze tattiche? Riuscirà a dare un’identità di gioco ancor più chiara e definitiva?

La certezza è Vlahovic. Deve giocare e si deve tornare a puntare su di lui: questa è la risposta che viene dalla prestazione di Madrid. È colui che da più certezze. Bisogna dargli più fiducia, avere pazienza perchè non è che lui gioca una volta e se non fa gol esce. Bisogna avere più calma”.

 

Parlando del centrocampo, reparto che lei conosce bene per la sua carriera, come giudica le prestazioni offerte fino a questo punto da Locatelli e Thuram? Secondo lei, in che modo il tecnico della Juventus può riuscire a integrare Koopmeiners e farlo tornare ai livelli di quel giocatore che ha fatto tanto bene con l’Atalanta?

Bisogna puntare su di lui, crederci e avere pazienza anche qui, perché nella Juve sappiamo che il giocatore ha molta pressione e se sbaglia una partita la tendenza è già ad essere massacrato. Ovviamente il giocatore deve dare alcune risposte in campo e poi l’allenatore deve anche capire chi sono i giocatori che possono reggere, qual è il modo migliore per esaltare i giocatori più importanti, questo è il punto. Bisogna anche comunicare, parlare con lui, capire la sua posizione, quella in cui è più a suo agio, e quindi costruire una situazione adatta”.

 

Domenica la Juventus affronterà la Lazio. I biancocelesti sono reduci da un blocco del mercato estivo che di fatto ha impedito loro di rinforzarsi, ma nel precedente turno hanno ottenuto un importante pareggio in trasferta contro l’Atalanta. La Juventus -come detto- viene dalle sconfitte contro Como e Real Madrid, e pertanto vuole provare a ritrovare un successo che in campionato manca dal 13 settembre, dal derby d’Italia vinto contro l’Inter. Che tipo di partita si aspetta fra queste due squadre?

La Lazio ha bisogno di un po’ di continuità di risultati. Ha fatto anche una buona partita a Bergamo, ha preso un punto importante e ha bisogno di fare, come dicevo, un po’ di continuità di risultati. E poi anche la Juve, dopo tante partite senza vittorie, ha bisogno di trovare la vittoria di nuovo. Sarà una partita tesa, nel senso che è molto importante per entrambe le squadre”.

 

Secondo Lei, chi sono i giocatori chiave che potrebbero decidere la gara, da una parte e dall’altra? Si aspetta duelli in mezzo al campo? Se sì, quali?

Dobbiamo aspettare di vedere quali sono i giocatori che scendono in campo. Però direi che Yildiz si è un po’ spento, pertanto bisogna tornare a incidere di nuovo, a segnare, a fare assist, a essere più decisivo, come è stato all’inizio del campionato. Poi Vlahovic, se gioca, può essere pericoloso perché l’ho visto bene. E per la Lazio direi Zaccagni, è sempre una certezza per i biancocelesti ormai. E poi Isaksen è tornato, e lui è un giocatore che mi piace. Poi c’è sempre Pedro con la sua esperienza che entra quasi sempre. A centrocampo si sfidano due centrocampi interessanti e il duello ci sta. Thuram è tornato anche un po’ in forma, l’ho visto bene anche contro il Real”.

 

Su quali aspetti la Juventus dovrà stare attenta alla Lazio?

La Lazio sembra che abbia trovato un po’ più di equilibrio con il gioco di Sarri: un gioco di controllo, di possesso palla e poi di velocità in attacco, di qualità, è sempre pericolosa quando sta bene a livello di serenità, a livello mentale, dipende da quello. Per sviluppare le sue manovre bisogna che loro stiano bene in tutti i sensi: allora diventa una squadra pericolosa”.

 

Infine, a che posto vede la Juventus a fine stagione?

La vedo tra i primi cinque posti, non so in quale posizione ben definita”.

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