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ESCLUSIVA – Giannichedda: “Il problema della Juve non è soltanto Allegri”

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Giuliano Giannichedda, ex centrocampista della Juventus, ha analizzato la stagione dei bianconeri, parlando anche di Locatelli.

redazionejuvenews

di Mattia Cinelli

Giuliano Giannichedda, ex calciatore della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni sul club bianconero in esclusiva alla nostra testata, parlando di Allegri, Locatellie della stagione calcistica 2006-07.

Come giudica la stagione della Juventus?

"E' partita male, non ha mai avuti tutti i calciatori effettivi, tanti alti e bassi. I bianconeri si ritrovano attardati in campionato e praticamente fuori dalla Champions League, in un'annata particolare, perché tra poco ci sarà la sosta per il Mondiale. L'importante è che la Juventus in queste ultime partite rimanga attaccata alle big del campionato, e poi, nel nuovo anno, provare a riprendere quelle davanti. In questo ultimo mese è importante che si avvicini alle prime della classe".

Allegri deve proseguire la sua avventura o è necessario un cambio della guida tecnica?

"Quando le cose vanno male non è mai colpa di una persona sola, è un problema che va diviso. Il problema non è lui, in campo vanno i calciatori, e sono tutti di alto livello. Poi è chiaro che tutti devono fare qualcosa in più, forse è mancata la programmazione nel corso degli anni".

Locatelli, dopo una buona prima stagione, sta faticando, lei pensa che l'ex Sassuolo possa essere il leader del futuro in questa squadra?

"E' un ottimo giocatore, può stare tranquillamente alla Juventus. E' un buonissimo giocatore, ma non è lui che deve fare la differenza nei bianconeri. Miretti? Ha dimostrato di essere un ottimo giocatore, non soffre la pressione ed è uno dei talenti più in vista del nostro calcio. Può fare un'ottima carriera, ma deve ancora crescere dal punto di vista dell'esperienza, perché giocare alla Juventus non è la stessa cosa rispetto ad altre squadre".

Fagioli meriterebbe più spazio? O è giusto rimandarlo in prestito?

"Sono valutazioni che deve fare la società, in base a cosa vuole fare con il ragazzo. Fare 20 partite alla Juventus equivale a farne 40 da un'altra parte. O gioca o è giusto che vada a fare esperienza altrove".

La Juventus, con i rientri di Pogba e Chiesa, può puntare allo Scudetto, o si dovrà accontentare del quarto posto?

"Con tutti i rientri al 100% può lottare per lo Scudetto, per questo è importante rimanere attaccati ai primi posti adesso. Chiesa, Pogba e Di Maria poi porteranno classe, personalità e fantasia, quindi sarà un'altra Juve".

Quali sensazioni ricorda della stagione in Serie B?

"La cosa più bella era il gruppo, campioni del mondo che giocavano con noi, ci siamo rimboccati le maniche per ricostruire, c'era grande senso di appartenenza, un gruppo compatto ed incredibile".

Nel suo periodo alla Juventus, c'era un giovane Chiellini: si intravedevano già le sue caratteristiche da leader e combattente?

"Già si vedeva, nonostante la giovane età. Come difensore è stato uno dei migliori, dava tutto. Difensore vero, un esempio positivo, dimostrava tutto in campo. Il ritorno nella dirigenza della Juventus di Del Piero e Chiellini? Sono due giocatori che sono nati nella Juventus, possono dare esperienza, senso d'identità, due campioni così vanno sempre bene in uno spogliatoio".

Si ringrazia Giuliano Giannichedda per le cortesia e la disponibilità mostrata in questa occasione. Alla luce dei rientri importanti e di un mercato di gennaio che si preannuncia bollente, ecco quale potrebbe essere la vera Juve nel 2023<<<