Il nuovo attaccante della Juventus Jonathan David ha parlato dalla sala stampa dell’Allianz Stadium nella conferenza di presentazione.
PRIMI GIORNI – “È una grande emozione essere qui. La prima settimana è andata bene, i miei compagni mi hanno aiutato molto”.
JUVENTUS – “Ho avuto dei colloqui con la dirigenza che sono stati molto importanti per scegliere di venire qui. Questo è un grande club, avevo tutto l’interesse a venire qui”.
TUDOR – “La conversazione con il mister è stata molto positiva. Mi ha chiesto quali fossero le mie aspettative e mi ha spiegato le sue: il mio lavoro è fare gol, abbiamo parlato di questo”.
GOL – “Negli ultimi anni ho cercato di dare continuità a me stesso. La Serie A è molto più tattica della Francia, ma lavorando conto di rimanere sui miei livelli”.
MODELLI – “La Juventus ha avuto tantissimi campioni, che sono stati leggende per questo club. Penso a Cristiano, Dybala, Trezeguet, Del Piero, tutti grandi campioni”.
CALCIO – “Ho iniziato a giocare a calcio perché mio papà giocava a calcio, era la cosa che facevo sempre. Io ho iniziato così e volevo diventare un professionista”.
IDOLO – “Da piccolo mi ispiravo a molti giocatori, anche diversi tra loro, come Drogba, Eto’o. Ora anche ce ne sono molti da cui cerco di prendere qualcosa”.
NUMERO – “Ho scelto il numero 30 che è il giorno del compleanno di mio padre”.
LAVORO – “Ho sempre avuto una grande ambizione, ho sempre cercato di lavorare al massimo, ed inoltre sono molto religioso e credo che la fede abbia avuto anche un ruolo importante”.
SQUADRA – “Ogni anno deve essere quello buono per vincere. Bisogna avere l’ambizione di cercare di arrivare fino in fondo il più in alto possibile”.
SOPRANNOME – “Mi hanno dato quello di Iceman, perché sono molto freddo, e questa caratteristica mi aiuta a rimanere lucido e focalizzato anche nei momenti piu difficili in campo”.
RUOLO – “Stiamo lavorando su tutto, anche sulla tattica e sulla mia posizione. Sicuramente dipenderà dal mister dove giocherò ma per ora mi sta provando come prima punta”.
COMPETIZIONE – “La garanzia di essere titolari non c’è mai, bisogno lavorare e rendere al meglio per mettere in difficoltà il mister”.
VOGLIA – “Sono molto competitivo, e come tutti gli attaccanti amo fare gol, che alla fine è l’obiettivo finale di questo gioco”.
CRESCITA – “Ho scelto questo club per le grandi ambizioni che ha, che condivo in pieno. Voglio lavorare per la squadra il più possibile e diventare uno dei migliori al mondo”.
OBIETTIVI – “So quali sono le richieste del club, e sono pronto a fare di tutto per aiutarlo a raggiungerle”.