Sotto il sole bollente e con lo Stadium pieno, Igor Tudor ha raccontato a Dazn il suo punto di vista sulla tradizionale sfida in famiglia. “Più che indicazioni tecniche o tattiche – ha detto – oggi è stata una festa. Un momento di tradizione, di passato e di futuro. Volevamo fare altri venti minuti, era in programma, ma va bene così. È stata una bella sgambata”.
Sul piano atletico, l’allenatore bianconero ha frenato le analisi: “Difficile dirlo ora, ci sono carichi di lavoro pesanti. Chiudiamo questa settimana, poi l’ultima, e l’obiettivo è arrivare al massimo contro il Parma”. Tra le note liete, il gol di Douglas Luiz: “Lì è venuta fuori la qualità tra di loro. Certo, giocando contro l’Under 23 è più facile. Ma è stata una festa bellissima. Con 40 gradi e lo stadio pieno… vuol dire amore vero per questo club”.
Sul brasiliano, impiegato qualche metro più avanti, Tudor non ha dubbi: “Può fare quel ruolo, può fare il mediano davanti alla difesa. Ha qualità, ha fatto assist e gol. Come altri oggi, ha fatto bene”. Diverso il discorso per Vlahovic, accolto da qualche fischio: “Si allena bene, dal primo giorno. È un professionista vero, dispiace. Ma per me è un nostro giocatore e dà tutto”.
Messaggi all’ambiente? “No. Io alleno la squadra e voglio bene a tutti, per me sono i più forti al mondo”. E su Elkann, che ha parlato di obbligo di vincere: “Quello che volevo dire l’ho già detto. L’ingegnere ha sempre ragione: ama il club, conosce la storia e il presente. Quando parla lui, bisogna ascoltare”.