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Amauri: “Chiellini in MLS renderebbe con una gamba sola”

Notizie Juve, le parole di Amauri.

Amauri, ex calciatore, ha analizzato il futuro di Giorgio Chiellini, con un cenno anche al calciomercato in entrata.

redazionejuvenews

Amauri, ex attaccante della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttojuve.com, parlando del futuro di Chiellini. Ecco le sue parole sull'ex Livorno e Fiorentina, che in estate potrebbe dire addio alla Vecchia Signora: "Il 'Chiello' è il numero uno, quindi parlare di lui è semplice. Ho letto che potrebbe andar via, ma non credo rimarrà in Italia. La Juventus è cucita sul suo petto, è nel suo cuore, non potrebbe per questo fare uno sgarbo del genere. Per amore della maglia e dei tifosi, andrà a giocare altrove. Come ha fatto Alex. Se decidesse di scegliere l'America, sicuramente sarebbe il benvenuto."

Sull'ipotetico passaggio all'Inter Miami: "A Miami ritroverebbe Matuidi e Higuain, sarebbe una reunion molto bella. Il club ha bisogno di un difensore del calibro di Giorgio, volendo lo posso proporre. Così farei anche il suo agente. E' un'idea molto condivisibile, il livello non è ancora così alto. Ci sono buoni difensori che rendono come dei giganti, figuriamoci cosa potrebbe fare Giorgio. Renderebbe al meglio anche con una gamba sola. Miami è troppo bella per vivere, è una città adatta alle famiglie e ad ogni tipo di comfort. La notizia più bella per Giorgio è che fa caldo tutto l'anno. E allo stadio avrà sicuramente un fan in più, perché stravedo per lui."

Sul sostituto di Chiellini: "Prenderei Gleison Bremer o Badiashile, sono innamorato dal punto di vista calcistico di questo difensore, più lo vedo e più mi ricorda Giorgio per come si appiccica all'attaccante e non lo fa muovere in alcun modo. Anzi, sul 'Chiello' già che ci siamo posso rivelare un piccolo retroscena. Il 'Chiello' è sempre stato un rompiscatole nella marcatura, ma il suo modo di aggredire l'avversario è cambiato sotto la guida di Conte. Ha iniziato a difendere allargando il proprio raggio d'azione, il pallone lo andava a recuperare anche a centrocampo. Era ancora più asfissiante, era difficile vincere anche solo un mezzo duello. C'era da farsi il segno della croce quando lo affrontavi ogni volta."