Bigon: "Scudetto per la Juve? Non vedo come possa essere possibile"

Bigon: “Scudetto per la Juve? Non vedo come possa essere possibile”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex presidente del Napoli ha parlato della Serie A: la Juve può ancora puntare allo Scudetto?

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Domenica si giocherà un match fondamentale per il campionato di Serie A, quello tra Napoli e Milan, le due squadre in testa alla classifica. Con l’Inter alle calcagna, vincere sarà fondamentale per entrambe le squadre: ma chi si porterà a casa i tre punti? Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex presidente del Napoli Bigon ha fatto il suo pronostico: Il Napoli sembra stare meglio, e due mesi fa sembrava assurdo pensarlo. Ma non vorrei che tra i due litiganti godesse il terzo. Perché l’Inter è in flessione, ma ha i numeri e la forza per restare davanti”. E la Juve? E’ ancora in corsa per lo scudetto? “Sinceramente non vedo come possa rientrare. Ne avesse davanti solo una potrebbe essere, ma dovrebbero crollare in tre. Comunque i bianconeri fanno bene a crederci, finché la matematica li tiene in gioco”.

Poi sulle due squadre ha aggiunto: Mi piacciono molto sia il Napoli che il Milan. Per quanto riguarda la squadra di Spalletti, bisognerebbe parlare di un Napoli con o senza Osimhen. La differenza la fa lui, fa giocare bene gli altri, li esalta con i suoi movimenti. Di là, Ibrahimovic al 100% è l’Osimhen del Milan. Ma devo dire che Pioli è proprio bravo: la sua squadra gioca bene anche dovendo cambiare tanti giocatori. Ecco, ripensando a quella frase di Juliano, lui qualcosa mette”.

Domenica il match sarà giocato allo stadio Diego Armando Maradona: “Diciamo che già lo stadio è emozionante, e ho sempre pensato fosse un peccato mortale non avere le tribune vicino al campo. Sarebbe stato super. Un aneddoto su Diego? Dovremmo prenderci le ferie insieme così le racconterei. Le dico il primo: appena arrivato a Vicenza in ritiro, con la squadra torniamo dall’allenamento e lo vedo palleggiare nel cortile dell’albergo: mi dico, okay, fai l’allenatore da qualche anno, con questo hai già visto il traguardo da tecnico. Diego era il massimo”.