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TORINO - Il cugino dell'attaccante dell'Everton Moise Kean Goh, ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere di Torino.
"Anche a me in passato è capitato di ricevere questi insulti vergognosi. Io papà? Non so ancora se sarà femmina o maschio, ma è per questo che sono tornato a Torino in questi mesi. Poi a gennaio andrò di nuovo in serie C o in serie D, sempre restando qui vicino."
PREMIER LEAGUE - "È assurdo il fatto che si debba ancora parlare di razzismo nel 2019, davvero faccio fatica a crederlo. Sono stato spesso in Inghilterra per stare con Moise, ma basta seguire una partita in tv per capire come sia avanti anni luce rispetto alla nostra realtà."
RAZZISMO - "Ne ho abbastanza di questo schifo. Ma ci rendiamo conto? Parliamo di calcio, ci sono mille modi per insultare una persona, non mi interessa se era uno o dieci o cinquanta. In tanti mi hanno detto di lasciare stare, ma per me chi sbaglia deve pagare. Queste persone non devono più entrare negli stadi. Il razzismo va oltre il calcio, è un tasto che non si deve toccare. Sono nero e ne sono fiero, come sono italiano e ne sono fiero."
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