Juventus
TORINO – L’ultimo dei gol segnati in Juventus-Napoli è andato oltre la pura cronaca, per quanto straordinariamente emozionante, andando a unire due gare giocate a 16 mesi di distanza. Perché l’autore del gol dell’unica vittoria partenopea allo Stadium nel 2018, Kalidou Koulibaly, ha riprodotto la stessa situazione ma a parti invertite, determinando l’autorete che ha sancito il 4-3 a favore dei bianconeri. In entrambi i casi, il momento decisivo è arrivato negli ultimi istanti di gara, ad aumentare il carattere hitchkockiano della sfida.
2018-19 MARIO MANDZUKIC
Dura 16 minuti il vantaggio del Napoli nella partita giocata con i padroni di casa forti di 6 vittorie in altrettante gare, a imprimere da subito un’accelerata al percorso in campionato. E di uno scatto c’è bisogno per evitare di dare morale agli avversari. Ci pensa Cristiano Ronaldo a suonare la carica con un’avanzata sulla sinistra e un cross perfetto per la testa di Mario Mandzukic. David Ospina è battuto e lo sarà ancora due volte nella ripresa.
2016-17 LEONARDO BONUCCI
Ancora un’immagine retroporta, ancora un gol dal carattere di inesorabilità. Merito di Leonardo Bonucci, che scocca un tiro al volo che sblocca il risultato. La conclusione è così violenta che la postura di Pepe Reina più che abbozzare un tentativo di parata sembra simulare la resa. Le successive reti di José Callejon e Gonzalo Higuain insaporiranno il menu, non cambiandone però il senso: i 3 punti vanno alla formazione di Massimiliano Allegri.
2015-16 SIMONE ZAZA
Juventus-Napoli vale un bel pezzo di scudetto. Gli azzurri sono in vantaggio di 2 punti in classifica, mancano molte giornate all’epilogo ma passare indenni da Torino significa accreditarsi come i favoriti nella corsa al titolo. L’operazione riesce fino a quando si entra in zona Cesarini. Sono i minuti dove ci vuole un’invenzione per rovesciare la prospettiva. Ci pensa Simone Zaza a produrla ed è uno di quei gol che fanno la Storia, lo si capisce subito.
2013-14 ANDREA PIRLO
Di punizioni ne ha disegnate tante, ma il marchio registrato ha anche un nome che lo qualifica con precisione: la maledetta. E contro il Napoli ne offre un’applicazione precisa, con una minima rincorsa. Il pallone scende improvvisamente, impossibile da prendere. Una magia collocata in mezzo a un 3-0 che ha in testa la rete di Fernando Llorente e in coda il gol di Paul Pogba.
2012-13 PAUL POGBA
Non è detto che i campioni si riconoscano subito. La storia del calcio è piena di fuoriclasse che si sono presentati con gol “normali”. Non è il caso di Paul Pogba. La sua prima rete in Italia è una scossa tellurica. Da un pallone respinto dalla difesa azzurra lui trae lo spunto per un capolavoro, caricando il sinistro e impattando al volo il pallone come meglio non si potrebbe. Dettaglio non trascurabile: il francese è entrato in campo da appena 7 minuti.
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