TORINO- Tramite una diretta Instagram con la pagina “Cronache di spogliatoio”, Sebatsian Giovinco è tornato a parlare di Juventus: “A Torino era importante vincere e uno dei primi problemi che ho dovuto affrontare al mio ritorno era quello di reggere la pressione. Ho sempre voluto mettermi in discussione, cercando di capire dove potevo arrivare. In Italia si guarda più l’aspetto tattico che a far risaltare le qualità di un giocatore. Prima gara? Un’amichevole in Belgio. Ero emozionato di far parte di uno spogliatoio con campioni simili. Negli anni ero seduto vicino a Trezeguet, Camoranesi, Marchisio…Punizioni? Dipende dal tipo di calcio che hai. Del Piero è diverso da Pirlo, Pirlo da Juninho. Bisogna sempre cercare di migliorarlo. Compagni più forti? Chi mi ha impressionato è stato Tevez, con cui avevo un ottimo rapporto anche fuori dal campo. Lavoro? Alla Juventus si lavora anche sulla parte alta, io trovavo sempre chiuso. Credo che anche uno come Dybala lavori molto in tal senso, nel calcio moderno devi essere forte. Ronaldo? Una sorpresa vederlo alla Juve, ma credo sia stato un bene per tutto il calcio italiano. Nazionale? L’unico modo che ho per riconquistarla è tornare in Italia, ma ora come ora sono contento qui in Arabia. Mls? Quattro anni bellissimi, è un calcio che ha esaltato le mie qualità”.
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