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Zanchi: “Brambilla predilige un calcio offensivo, è pronto per il salto”

Brambilla Atalanta
Marco Zanchi, allenatore e collaboratore di Brambilla, ha analizzato le caratteristiche del tecnico vicino alla Juventus U23.

redazionejuvenews

Marco Zanchi, collaboratore di Massimo Brambilla, allenatore dell'Atalanta U19, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttojuve.com, parlando del possibile passaggio del tecnico dal club bergamasco alla Juventus U23. Ecco le sue parole: "Sicuramente è un allenatore molto preparato, moderno, che predilige un calcio offensivo. A lui piace imporre il gioco, è un meticoloso che non lascia mai nulla al caso. Sicuramente è un allenatore emergente che si è contraddistinto per quanto fatto nel settore giovanile, perché è sempre riuscito a portare le formazioni allenate alla fase finale. E' riuscito sempre a far crescere i giocatori nella maniera giusta. Sì, è pronto per il salto. Lo era già l'anno scorso, ma avendo iniziato presto la stagione è stato sfortunato a non aver la giusta tempistica per poter fare questo tipo di esperienza. Il percorso che sta seguendo è quello giusto, perché lui esce da una società organizzata come l'Atalanta ed approda in una realtà che lo è di più come quella della Juventus. Cambierà un po' l'approccio per le partite, ma il credo sarà lo stesso. Sono sicuro di questo".

Sulla Juventus U23: "Potrebbe scegliere la Juventus proprio per questo motivo, lui è ben consapevole di come avere a che fare al meglio con i ragazzi. Sarà un ruolo che gli calzerà a pennello, sia dal punto di vista tecnico e sia per quello umano in quanto è una gran persona. Per me potrebbe fare molto bene a Torino".

Su Kulusevski, passato sia dall'Atalanta che dalla Juventus: "Il giocatore dal punto di vista non era da mettere in discussione, per me è sempre stata una questione di adattamento. In Premier è più naturale, in Italia anche all'Atalanta aveva avuto qualche difficoltà e poi era andato al Parma. Lo scopo principale per questi calciatori non è soltanto di trovargli la giusta collocazione in campo, ma anche di coccolarli un po' di più. Nella Juve c'è bisogno di giocatori già pronti, non di quelli che vanno aspettati. Per quello ho sempre fatto fatica ad immaginarlo. Ci sono tante variabili, non deve essere per forza colpa di qualcuno. Capita nel mondo del calcio".