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Tagliafico: “Sofferto molto contro la Juve ma a Torino li abbiamo dominati”

Nicolas Tagliafico

Il giocatore è tornato a parlare della sfida contro i bianconeri

redazionejuvenews

Il calciatore dell'Ajax Nicolas Tagliafico ha parlato intervistato dai microfoni di TMW in vista della sfida di ritorno valevole per i quarti di finale di Europa League, in programma stasera contro la Roma. Il giocatore dell'Ajax, è tornato a parlare della vittoria di tre anni fa contro la Juventus, eliminata proprio dai Lancieri dai quarti di Champions League: "Ho sofferto molto contro la Juve, ho dovuto vivere la gara di Torino come un tifoso e non in campo perché ero squalificato. Ricordo un primo tempo duro, molto equilibrato, ma anche una ripresa in cui l'Ajax ha davvero dominato. Avremmo potuto anche segnare più di due reti, meritando totalmente la vittoria e il passaggio del turno. Direi che coi bianconeri alla fine ci siamo divertiti... Non è stato facile per me restare fuori, in panchina o in tribuna divento ancora più nervoso di quando gioco ".

Poi le parole sulla partita di questa sera: "Mi aspetto una partita più definita rispetto a quella della scorsa settimana, fin dai primi minuti di gioco. Da una parte noi cercheremo di segnare subito il primo gol per rimontare, dall'altra la Roma proverà invece a difendersi un po' di più per mantenere il vantaggio dell'andata. È tutto apertissimo ancora".

"La Roma mi è sembrata una squadra solida, piena di esperienza. Si difende bene con una linea di cinque giocatori, ma noi sappiamo come attaccarla e metterla in difficoltà. I giallorossi sono una compagine molto italiana, ben disposta tatticamente e intensa nel gioco, con un'ottima fase difensiva e diverse individualità di livello là davanti"

"Oltre a essere un allenatore molto bravo tatticamente e strategicamente, che cura ogni singolo dettaglio tanto in partita quanto in allenamento, il punto di forza di mister Ten Hag è che cambia di continuo: propone sempre idee nuove, non rinuncia mai a mettere in discussione il suo gioco per provare a evolversi e perfezionarsi. Erik sa che a un certo punto gli avversari iniziano a conoscerci, a sapere come giochiamo e ci schieriamo in campo: a questo punto rivoluziona quindi i suoi concetti e i suoi principi, trovando nuove soluzioni per renderci imprevedibili".