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Tacchinardi: “Dico Juve al 51%. Mi aspetto un’Allegrata”

Tacchinardi

L'ex centrocampista della Juventus ha parlato a La Gazzetta dello Sport analizzando la finale di Coppa Italia di questa sera contro l'Inter.

redazionejuvenews

Alessio Tacchinardi ha parlato a La Gazzetta dello Sport analizzando la finale di questa sera tra Juventus e Inter: "Una vittoria della Coppa Italia salverebbe la stagione bianconera, azzoppata dall’addio di Ronaldo, anche se non cancellerebbe le spie d'allarme che si sono accese in stagione. Una sconfitta innescherebbe invece un segnale di allerta massima. Mi sembra che l’Inter dopo la vittoria in campionato sulla Juve abbia ritrovato energie e fiducia e non darei molto peso al passo falso col Bologna. Storia invertita invece per i bianconeri, usciti dal campo sconfitti pur avendo giocato meglio dell’Inter: da quella partita in poi hanno rallentato. L'Inter mi pare sia meglio, ma questo non conta nulla in una finale. Mai come stavolta mi sembra una finale apertissima e la fatidica frase ‘in una gara secca può succedere di tutto’ calzante. Ma se posso azzardare, darei alla Juve il 51% delle possibilità di vittoria".

Sul confronto tra i due tecnici: "Inzaghi è un amico, oltre che un allenatore forte, ormai alle soglie del livello di allenatore top. L’esperienza fatta quest’anno sarà per lui bagaglio prezioso. Non mi aspetto da lui particolari mosse a sorpresa: ha fatto della solidità e dell’equilibrio i punti fermi della squadra, non credo farà rivoluzioni. Da Allegri mi aspetto ‘un’Allegrata’: non ho un’idea precisa di quale, magari Miretti ancora titolare o Dybala inserito a gara in corso, o sorprese ancora diverse. Ma credo si inventerà qualcosa di inatteso".

La sfida fra i bomber: "Lautaro sta vivendo un momento pazzesco, a Vlahovic auguro di essere carico ma anche sereno. Non deve lasciarsi prendere dallo sconforto o dall’ossessione del gol. Un top player deve avere un grande equilibrio mentale. E lui col Genoa ha visibilmente speso troppe energie nervose. Deve ancora trovare l’equilibrio fra carica e lucidità ed essere sempre propositivo per i compagni. Ma è giovane e crescerà, ha tutte le caratteristiche per diventare un ‘grande’. Il consiglio, per lui e per la squadra, è quello di rimuovere tutto quello che si è detto e scritto, conta solo la partita".

Su Dybala invece: "Ha dimostrato di essere un ragazzo molto serio e professionale, rispettoso della Juve e dei tifosi. Sta attraversando un buon momento di forma. Se Allegri lo vede sereno, perché non farlo giocare? Se gioca ‘alla Dybala’, la Joya è un giocatore che sposta gli equilibri".