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Romero: “Italia una delle migliori al mondo: servirà per capire come stiamo”

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Il centrale del Tottenham, il cui cartellino è stato di proprietà della Juve, ha parlato della partita contro l'Italia ai microfoni di ESPN.

redazionejuvenews

Mancano due giorni alla Finalissima di Wembley tra l'Italia campione d'Europa e l'Argentina campione del Sudamerica, che sarà anche l'ultima in azzurro di Giorgio Chiellini. A ESPN ne ha parlato Cristian Romero. Il difensore del Tottenham ed ex Atalanta, era stato ceduto ai bergamaschi dalla Juventus, dove però non ha mai giocato. Queste le sue parole sulla gara di mercoledì: "Per me l'Italia è una delle migliori squadre d'Europa. Affronteremo un grande avversaria. L'abbiamo analizzata in questi giorni e in tutte le zone del campo ha giocatori che possono farti male. Penso che il centrocampo sia il reparto più forte che hanno, ma è una squadra consolidata, anche se è stata esclusa dal Mondiale".

Il centrale degli Spurs poi ha continuato: "La partita con l'Italia servirà per confrontarci, perché anche se non giocherà il Mondiale, è una delle migliori squadre del mondo eci aiuterà a capire a che punto siamo. Oggi come nazionale stiamo bene: siamo fiduciosi del lavoro che stiamo facendo. Sappiamo che ci sono molte cose da migliorare, perché ci sono sempre, ma il percorso che abbiamo intrapreso molto tempo è importante per arrivare alla vittoria: ci dà una grande fiducia. Non sto dicendo che andremo al Mondiale e vinceremo, ma avendo il migliore al mondo, l'Argentina è sempre candidata".

Romero ha speso belle parole per il suo ex compagno Gomez: "Papu è uno di quelli che mi ha aiutato di più. È una grande persona. Mi aveva già aiutato quando sono arrivato all'Atalanta, questo dice un po' della grande persona che è".

Infine il punto sulle sue condizioni: "Ho subito una botta all'anca che mi ha tenuto fuori per due settimane, ma per fortuna sono riuscito a superarla. Grazie all'aiuto dei fisioterapisti della Nazionale, che lavorano davvero bene, ora posso allenarmi normalmente. Credo che se continuo di questo passo e l'allenatore deciderà di farmi giocare, allora ci sarò. Sono qui per giocare".