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Pjanic: “Juve non tra le favorite per lo Scudetto. Allegri? Criticato da sempre”

Miralem Pjanic
Tra passato e presente: Miralem Pjanic si racconta a 360° e parla della 'sua' Juve facendo un confronto con la squadra attuale

L'ex giocatore di Juve e Roma -Miralem Pjanic- oggi allo Sharjah (Emirati Arabi), ha rilasciato una lunga intervista a Radio TV Serie A. Ecco un estratto delle sue parole. Sul passato in Italia: "Ho sempre un po’ di nostalgia dell’Italia, ho passato 9 anni bellissimi lì e l’Italia per me è una seconda nazione. Ci sono state possibilità di tornare in estate, ma ho fatto questa scelta di stare qui. La Juve? C’era stato qualcosa l’anno prima, sarei tornato molto volentieri ma non è stato possibile, anche a causa del fattore economico".

Sul match di ieri sera e su Allegri: "A Bergamo non è mai facile, uscire da lì con un punto è un buon risultato, credo che tante squadre perderanno con l’Atalanta. Sono d’accordo che si possa migliorare sulla qualità del gioco, ma non capisco le forti critiche che spesso vengono fatte alla Juventus. Tanti giocatori sono andati via, non è più una squadra come quando c’ero io in cui c’erano tante individualità che potevano fare la differenza, Higuain, Cristiano Ronaldo, Mandzukic.In questa Juve vedo pochi giocatori in grado di segnare, non la vedo attrezzata per essere tra le favorite per lo scudetto. Poi si può sempre fare meglio. Le critiche ad Allegri? Sono sempre state una costante già dai miei tempi, spesso le trovo esagerate. Sappiamo cosa è successo negli ultimi anni e ripartire da lì non è mai facile. Ci sono state meno critiche per l’Inter che non ha vinto per due anni di fila pur essendo la squadra più attrezzata. Anche adesso i nerazzurri sono i favoriti secondo me. Manca un po’ di maturità a centrocampo, l’unico che ce l’ha è Rabiot, però manca un po’ di creatività e di capacità di saper gestire il gioco. Nella mia Juve c’erano Khedira, Matuidi, adesso ci sono giovani che devono crescere. E’ una fortuna per la Juve avere Allegri, che è bravissimo a gestire il gruppo".

Poi: "I paragoni sono sempre difficili. Auguro a Fagioli, che ho conosciuto molto piccolo, di continuare nel suo una crescita importante. Ha le qualità tecniche per diventare un giocatore titolare della Juve. Il centrocampo più forte del campionato? Dico Inter. Hanno perso Brozovic ma l’hanno rimpiazzato benissimo con Calhanoglu già l’anno scorso. Poi hanno preso anche Frattesi e hanno alzato ulteriormente il livello".

Sul futuro:"Ho un po’ cambiato il modo di vedere il calcio negli ultimi anni e mi piacerebbe, un domani, poter fare l’allenatore. Mi piace un calcio dove posso avere il controllo della partita, dominare la metà campo avversaria. Guardo tante partite, mi piace Xavi, mi piace Luis Enrique, ma anche De Zerbi. Vorrei prendere un po’ da ciascuno degli allenatori che mi piacciono e di quelli che ho avuto, anche da Allegri. Come gestisce lui le squadre non ne ho trovati altri, in tutti gli anni che sono stato alla Juve è stato apprezzato da tutti i giocatori". Detto questo, parlando di calciomercato, attenzione: "Addio alla Juventus a gennaio" <<<

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