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Nuno Gomes: “Ronaldo dovrebbe giocare dov’è felice di farlo”

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Le parole dell'ex attaccante della Fiorentina e della Nazionale portoghese

redazionejuvenews

In queste settimane si chiacchiera tanto riguardo il possibile futuro di Cristiano Ronaldo. Le voci che lo vogliono lontano da Torino aumentano giorno dopo giorno, ma il fenomeno portoghese non ha ancora svelato il suo futuro. Intervistato dai microfoni di Sky Sport, ha provato a far luce sulla situazione il connazionale ed ex compagno nel Portogallo Nuno Gomes, vecchia conoscenza del calcio italiano con la maglia della Fiorentina:

"Cristiano Ronaldo è sempre la stella della Nazionale. In questi ultimi giorni abbiamo visto la sua determinazione. Oltre a Cr7 abbiamo poi la fortuna di avere tanti campioni in tutti i settori del campo. Ma anche nell'Italia ci sono tante stelle come Immobile e Insigne. Nel Portogallo Cristianosarà sempre la stella principale, ma ci sono anche tanti campioni come Bruno Fernandes o Joao Felix. La squadra nel corso degli anni ha imparato a giocare come un vero collettivo, e non solo andando avanti con le individualità. Un consiglio per il futuro a Cristiano? Non sono nessuno per dare consigli ad uno come lui, è in un momento della carriera in cui solo Ronaldo sa qual è la decisione migliore. L'unica cosa che posso dirgli è di stare dov'è felice".

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Ronaldo che, nella giornata di ieri, era così intervenuto riguardo le speculazioni sul suo destino: "Addio alla Juve? Ho giocato ad alti livelli da anni. Se avessi 18-19 anni, magari non dormirei. Ma ho 36 anni, qualsiasi cosa succederà sarà la cosa migliore: che rimarrò alla Juve o meno, la cosa più importante ora sono gli Europei. Voglio vincere e voglio avere pensieri positivi dalla prima all’ultima partita. Portogallo? Non lo sappiamo ancora. È una squadra diversa, più giovane, soltanto giocando scopriremo se siamo più forti o meno. A livello personale, non sono lo stesso giocatore che ero otto, sei o cinque anni fa. Si cambia sempre, la cosa più intelligente per un calciatore è la capacità di adattarsi. Sono maturo, se uno vuole giocare per tanti anni deve sapersi adattare: i numeri parlano, dai 18 ai 36 anni mi sono sempre adattato alle situazioni che ho trovato e sono sempre riuscito a vincere, sia a livello individuale che di squadra. Penso di essermi sempre saputo adeguare alle novità, per tutta la mia carriera".