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Juventus, il fratello di Pogba rincara la dose: nuove accuse al Polpo

redazionejuvenews

Non accenna a placarsi la questione relativa a Paul Pogba. Il fratello del centrocampista juventino ha rilasciato altre dichiarazioni.

Continua senza esclusione di colpi la querelle su Pogba. Inizialmente il fratello del centrocampista della Juventus aveva scritto su Instagram delle dichiarazioni scottanti: "Ciao a tutti sono Mathias Pogba, giocatore professionista e fratello di Paul Pogba. Faccio questo messaggio perché sono preoccupato per mio fratello .Ho grandi rivelazioni su mio fratello, Rafaela Pimenta, che Paul chiama sorella-madre, e Mbappé. Dopo la deludente parentesi allo United ora Paul gioca alla Juventus, dove non è ancora riuscito a giocare a causa del suo infortunio, per non parlare del suo documentario catastrofico. Tutti meritano di sapere alcune cose al fine di sapere se Paul merita davvero il rispetto del pubblico e dei tifosi, la partecipazione ai mondiali con la Francia, tutti gli sponsor e di essere preso come esempio per i più giovani. Rafaela Pimenta merita di prendere il posto di Raiola? Sa prendersi cura dei loro interessi? Quello che ho da dire interessa a molte persone e rischia di essere esplosivo e di fare molto rumore. Perché faccio tutto questo? Tutto sarà svelato a tempo debito. Restate sintonizzati, ci sentiamo presto".

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Nella giornata di oggi sono poi arrivate le risposte degli avvocati dell'ex Manchester United, tramite l'Equipe: "Le recenti dichiarazioni di Mathias Pogba sui social media non sono purtroppo una sorpresa. Si aggiungono alle minacce e ai tentativi di estorsione organizzata contro Paul Pogba. Le autorità competenti in Italia e Francia sono state sollecitate un mese fa e non ci saranno ulteriori osservazioni in relazione all’indagine in corso".

Pochi minuti fa Mathias Pogba ha contro-risposto con un video: "Ciao a tutti, buona domenica. Un solo tweet fa tanto clamore, wow, ieri avevo voglia di esprimermi ma vedo che non sono l’unico… Capisco che abbiate delle domande, inoltre vedo che mio fratello ha risposto tramite i suoi avvocati per darsi credibilità. Spero che non vi lasciate ingannare dal tentativo di manipolare i media e le autorità. Quando sei famoso il mondo è con te, le autorità ascoltano con più attenzione. Ma questo non vi pone al di sopra della legge, la polizia non è un vostro tirapiedi! Ah, e poco tempo fa mio fratello ha dichiarato alla polizia italiana di non conoscere il nostro cugino diretto, con cui siamo cresciuti, che gli aveva fatto una banale visita e che non gli ha fatto nulla, come può testimoniare la famiglia. Ora c’è una denuncia per disturbo di persona contro un cugino innocente…".