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Juve, Tortu: “Allegri e il corto muso mi piacciono. Vorrei essere Chiesa”

Il primatista Filippo Tortu è grande tifoso della Juventus e si augura il meglio per i bianconeri

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il campione olimpico e grande tifoso bianconero Filippo Tortu ha parlato della Juventus

redazionejuvenews

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il campione olimpico e grande tifoso bianconero Filippo Tortu ha parlato della Juventus di Massimiliano Allegri: "Non mi piace giudicare il lavoro di altri sportivi, soprattutto impegnati in altri sport diversi dal mio, e i bilanci preferisco farli a fine stagione. Mi piaceva il modo di lavorare di Pirlo ed ora sono molto contento che ci sia Allegri: sono un suo grande estimatore, e in un certo senso abbiamo la stessa filosofia, quella del "corto muso", spiritosamente ritratta in molti memo dopo la vittoria nella staffetta a Tokyo".

"Da tifoso non amo il calcio spumeggiante, ma quanto ho sofferto per qualche calo di concentrazione - ha ammesso Tortu - In generale credo che la Juve stia facendo bene, e penso che finiremo in crescendo. Anche in Champions ha fatto un bel cammino, a parte la trasferta londinese ha affrontato con grande spirito tutte le partite. E poi mi entusiasma sempre Cuadrado, adoro il suo modo di giocare. Da tifoso scaramantico dico: penso possa arrivare fra le prime quattro, me sono convinto che sia alla nostra portata uno dei primi tre posti".

Chiosa finale sui calciatori bianconeri: "Ho conosciuto e sono in contatto con Chiellini, una grande persona, e ho scambiato qualche messaggio con Bernardeschi, durante gli Europei e le Olimpiadi. Ho incontrato Morata in occasione di Chelsea-Juve: dopo la staffetta mi aveva scritto che pur non essendo italiano la nostra vittoria lo aveva molto emozionato. È un bravissimo ragazzo, mi spiacerebbe se dovesse andare via. È stato bello scoprire alcuni giocatori anche come persone, e mi ha fatto capire il motivo per cui sono arrivati ai livelli che hanno raggiunto. Se potessi scegliere vorrei essere Chiesa: mi rivedo in un certo senso in lui perché è veloce e gioca nella Nazionale. La maglia azzurra è l'orgoglio maggiore di uno sportivo, non c'è nulla di più bello. Come Olimpiade ed Europeo hanno dimostrato".