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Bordin: “Allegri ha alle spalle una società seria e solida”

Massimiliano Allegri

Bordin, ex Commissario Tecnico della Moldavia, ha analizzato la situazione del calcio italiano e della Nazionale.

redazionejuvenews

Roberto Bordin, ex CT della Moldavia, ha rilasciato delle dichiarazioni a 1 Football Club, trattando diversi temi, dalla Juventusalla Nazionale italiana. Ecco le sue parole su Allegri, che partito in sordina, adesso lotta per lo Scudetto: "È venuto fuori adesso. Tutti avremo detto, all'inizio, che sarebbe stato difficile raggiungere il quarto posto. Allegri ha alle spalle una società seria e solida che gli ha dato appoggio visto anche il contratto che ha, ed alla fine pian piano è arrivato al quarto posto. Un pensierino alla prima posizione lo fa sicuramente. Se sogna lo scudetto? Non è un sogno, deve cercare di blindare il posto che ha, ma vede vicine le altre squadre. Mancano altre partite e se qualcuna cade ne approfitterà."

Sulla mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di Qatar 2022: "Impensabile non essere al Mondiale. Vedremo stasera cosa faranno Portogallo e Macedonia del Nord, ma è una delusione grandissima. Anche l'allenatore ha le sue responsabilità, più che colpe. Responsabilità di portare la squadra al meglio. Il primo colpevole di un fallimento è sempre l'allenatore, perché le decisioni spettano a lui, anche se i commissari tecnici hanno i nazionali a disposizione per pochi giorni prima delle gare ufficiali. Purtroppo ci sono giocatori con condizioni fisiche diverse l'uno dall'altro. Devi sempre stare attento a dosare le forze, soprattutto nelle tre gare. Devi imporre il tuo pensiero senza esagerare per far rendere al meglio i tuoi uomini."

Sui tecnici della Serie A più influenti: "Sicuramente quelli che sono in testa alla classifica. Sia Milan che Napoli hanno rose importanti, ma spesso decimate. Esse hanno dovuto adattare giocatori in ruoli non loro, e qui il tecnico ha fatto interventi importanti. Mi viene in mente Spalletti per esempio, con Osimhen lo si vede che sta facendo la differenza. Pioli e Spalletti sono quelli che hanno fatto le cose migliori.