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Bernardeschi: “In MLS intensità pazzesca, la Juve può vincere lo Scudetto”

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Federico Bernardeschi, ex calciatore della Juventus, ha toccato diversi temi della sua avventura in bianconero, parlando anche di Allegri.

redazionejuvenews

Federico Bernardeschi, calciatore del Toronto ed ex Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: "Esperienza in MLS? Sono stato presentato come una star e ho subito percepito un entusiasmo straordinario. L’Europeo ha dato a me e a Insigne una popolarità mondiale e l’accoglienza lo dimostra. Criscito? Mimmo è avvantaggiato perché ha giocato in Russia. Sto studiando perché voglio imparare bene la lingua, sono arrivato con una conoscenza basica, ma il giorno della presentazione ho scelto io di parlare in inglese: è più d’impatto, un segno di rispetto verso chi ti accoglie".

Sull'MLS: "Ho trovato un’intensità pazzesca, come nelle partite internazionali, però per tecnica e tattica siamo indietro rispetto al calcio europeo. Prevedo una rapida evoluzione nei prossimi 5-6 anni. L'addio alla Juventus? Avevo buone opportunità in Europa, ma ho fatto questo ragionamento: sopra la Juve c’è poco per storia e blasone, ho dimostrato di poter stare in un top club, è ora di fare una nuova esperienza. Con l’Europeo si è chiuso un cerchio, avevo fatto il mio percorso e avevo voglia di altro. goal li ho sempre fatti, ma alla Juve ero più focalizzato sull’obiettivo di squadra. Qui mi sento più libero e leggero, non è una questione di pressione, ma quando giochi ti senti parte di uno show".

Sui bianconeri: "La Juve non solo lotterà per lo scudetto, ma può vincerlo. C’era bisogno di prendere 2-3 giocatori top. Dopo tanti cambiamenti un periodo di assestamento è fisiologico. Gli allenatori più importanti? Paulo Sousa e Allegri. Il primo mi ha permesso di essere me stesso al primo anno di A: a vent’anni gli chiesi la 10, nello spogliatoio mi presero per pazzo, ma lui apprezzò la mia personalità. Il secondo mi ha fatto diventare un campione. Ronaldo? E' un extraterrestre. Se per 15-20 anni riesci a raggiungere certi obiettivi significa che sei di un altro pianeta. Io ho avuto la fortuna di dividere lo spogliatoio con lui, un’esperienza unica".