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Sacchi: “Pirlo? Gli va dato tempo. Non tutti i giocatori alla Juve pensano allo stesso modo”

Arrigo Sacchi

L'ex allenatore ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - L'ex allenatore Arrigo Sacchi ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere della Sera,  interrogato sulla Serie A e sul nuovo allenatore della Juventus Andrea Pirlo.

 Andrea Pirlo

"Le cose torneranno come sempre. In Italia si punta molto sul singolo e poco sulla squadra. Solo facendo squadra puoi sfruttare l’interiorizzazione. Interiorizzare significa automatizzare tutto: vivi le situazioni in allenamento e in partita le sai fronteggiare. Nel nostro Paese è un concetto semisconosciuto? Sassuolo, Atalanta, Verona sono squadre interiorizzate, il Bologna ci prova. Siamo grandi gestori e pessimi strateghi. Bravi nel tatticismo, programmiamo il minimo, poi cogliamo l’attimo puntando sui singoli. Il calcio però è gioco di squadra. Lo stratega invece ha un obiettivo a lungo termine e lo persegue."

"Il Covid ha stravolto tutto e poi il calendario fitto. Le big giocano ogni tre giorni. Quando affronti Liverpool, Man City e Barcellona la fatica è tripla. Difficile fare previsioni in serie A, alla fine però vinceranno sempre quelle. Campionato confuso? Non è confuso, per la prima volta in Italia abbiamo un gruppo di strateghi, partendo dal basso della classifica.

"Pirlo alla Juventus fatica perché è nuovo? Un allenatore nuovo non deve per forza far fatica. Alla Juve c’erano già tanti giocatori e non pensano tutti allo stesso modo: diventa un po’ come la Torre di Babele, più difficile. Pirlo lo conoscevo da calciatore, all’allenatore va dato tempo. Non ha avuto la fortuna di fare la gavetta, né di arrivare in una squadra dove ha portato chi voleva lui." Ma attenzione perché in queste ore sono arrivate anche alcune grosse novità per il mercato bianconero. Tutto confermato, già scelto il prossimo colpo: ecco chi vuole comprare Paratici a gennaio! >>>VAI ALLA NOTIZIA