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Marchisio: “È importante restare a casa. Col Lione sarà dura, spero di rivedere Pogba alla Juve”

Claudio Marchisio

Il principino a Sky Sport

redazionejuvenews

TORINO - Claudio Marchisio è stato tra i calciatori più attivi sui social network nel periodo dell'emergenza Coronavirus. Il principino ha ribadito più volte l'importanza di restare in casa. Queste le sue parole al riguardo, ai microfoni di Sky Sport: "È fondamentale in questi giorni. Molte persone stanno affollando i supermercati e quindi bisogna ricordare di stare a casa, la responsabilità che abbiamo è sempre maggiore e purtroppo qualcuno continua a non capire".

Sulla vita in quarantena."Sto vivendo come tutti, dentro casa, uscendo solo per il necessario. Mi sto riscoprendo maestro e insegnante con i miei figli, nel pomeriggio mi alleno in casa o in giardino. Ci sono tanti modi per allenarsi, grazie ai social ci sono tanti che ci stanno facendo vedere esercizi di tutti i tipi".

Sul centrocampo della Nazionale: "Loro dovranno fare il salto di qualità per meritarsi i grandi club italiani ed europei. Peccato non vedere l'Europeo, che è stato posticipato al prossimo anno, i nostri giovani avevano fatto un bel percorso, ma con un altro anno acquisiranno maggiore fiducia ed esperienza e la Nazionale sarà più pronta. Dopo un periodo non facile per la nazionale e per il calcio italiano, adesso si sta prendendo una strada molto positiva".

Sul vedere le partite da casa: "La vivo in maniera strana. Vedo le partite con i miei figli che hanno una passione e un attaccamento alla loro squadra del cuore che è bellissimo, a volte guardo più loro che la partita. Vedere i loro volti è la parte più bella. Siamo assolutamente tutti juventini, altrimenti non si può stare sotto questo tetto".

Il gol più emozionante: "Il primo non si scorda mai, quello con la Fiorentina. Ma anche contro l'Inter, il gol nel derby, il gol in rovesciata contro l'Udinese. Ogni tanto rivedo la mia esultanza da bambino, mandavo baci a tutti quanti ma non sapevo dove mi trovavo in quel momento". 

Sulla mancanza del calcio giocato: "Il campo non puoi dimenticarlo in poco tempo. Soprattutto quando prendi la decisione di non poter continuare per altri motivi, ma è stata una decisione ponderata e si va avanti. Ho la possibilità di godermi questo sport da tifoso e anche attraverso la mia società". 

Sull'attaccamento alla Juventus: "Accettando un'altra squadra italiana non sarai stato sincero e coerente con me stesso. Ho avuto la fortuna di esaudire il mio sogno di bambino, vincendo anche tanto. Ci sono stati interessamenti negli anni di squadre italiane, ho avuto sempre ammirazione per il Milan, che ho sempre rispettato, ma la decisione di non continuare in Italia arriva dal fatto di voler vestire solo quella maglia, a parte l'Empoli in un anno in cui sono cresciuto molto".

Sulle polemiche per il campionato rinviato: "La passione per questo sport cade in cose che non c'entrano nulla con lo sport. La voglia di ricominciare è talmente alta che non possiamo pensare al calcio. Per ora ricominciare vuole dire riaprire la porta e riabbracciare i cari. Spero che questa situazione aiuti le persone ad essere diverse perché stavamo raggiungendo comportamenti e ideologie che non andavano bene". 

Sul mercato, Pogba e Tonali: "Mi piacerebbe rivedere alla Juventus Pogba, si parla molto di lui e mi piacerebbe rivederlo a Torino. Tonali è un ragazzo che sta crescendo in una stagione importante, meno per il Brescia. Ma anche in queste situazioni si vedono la testa e il talento del giocatore". 

Sulla Champions: "Come ogni anno si spera ma sappiamo che non è mai semplice. Negli ultimi anni la Juve ha dimostrato di essere tra le più grandi d'Europa ma non vuole dire avere la certezza di vincere. Vedremo come starà la Juve alla ripresa, affrontare il Lione non sarà semplice. A noi tifosi non tocca che stare sempre vicino alla squadra".