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Ceferin: “UEFA e Juve avranno sempre rapporti corretti. Di Agnelli non parlo”

Aleksander Ceferin

Il presidente della uefa si è raccontato in una lunga intervista concessa ai microfoni de Il Corriere della Sera, ai quali ha parlato di molti argomenti

redazionejuvenews

Il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ha parlato raccontandosi ad una lunga intervista concessa ai microfoni de Il Corriere della Sera.

"Abbiamo imposto sanzioni sportive e dedicato più di un milione per i bambini e rifugiati ucraini. Le sanzioni sono necessarie: non è politica, ma una crisi umanitaria. Mi piange il cuore a punire gli atleti: non è la loro guerra, non l’hanno decisa né voluta. Ma dobbiamo mostrare unità per la pace. Chiudere con Gazprom è stato giusto. Finanziariamente è costato molto. Per noi è un colpo al portafoglio, ma alla gente viene tolta la vita. Parlo tutti i giorni con Pavelko, presidente della federazione ucraina. Ho avvisato Dyukov della federcalcio russa prima di decidere: non sono un codardo, non faccio le cose di nascosto".

"Quella della Corte di Giustizia Europea sarà una decisione simbolica. Se stabiliscono che la Uefa è un monopolio, i tre club si facciano pure la loro Uefa, giochino le loro competizioni. Perché vogliono stare nelle nostre? Vogliono stare qui e là, ma là non esiste, è un luogo metafisico. Penso credano anche che il mondo sia piatto. E poi finiamola di chiamarla Superlega, chiamiamola per quel che è: la Terrible League".

 "Uefa e Juve sono due istituzioni: avranno sempre rapporti corretti. Sulla persona che lei ha nominato non voglio più dire una parola: è il passato. La pandemia ha creato problemi a tutti, ma per alcuni è stata una buona scusa per la loro cattiva gestione. Il Financial Fair Play era nato per eliminare le perdite nel calcio, ora bisogna concentrarci di più sull’equilibrio competitivo. Sono ottimista e abbastanza sicuro che la guerra finirà presto. Penso mi ricandiderò per un altro mandato, sperando di non vivere sempre in una crisi continua".