Capo “Vikings”: “Non favorevoli alla SuperLega. Speriamo Elkann salvi la Juve”

La Superlega è chiaramente l'elemento di maggior discussione di queste ultime ore. Nella notte, con dei comunicati ufficiali, la Juventus ed altre undici squadre hanno annunciato la creazione di questa nuova competizione, ricevendo subito pronte risposte da parte della UEFA e delle rispettive Federazioni. Nessuno, ovviamente, è d'accordo con l'azione intrapresa soprattutto da Florentino Perez ed Andrea Agnelli, rispettivamente presidente e vice-presidente del nuovo torneo. Un torneo che, secondo molti, rovinerà i vari campionati, oltre a rompere l'"equilibrio" presente nelle varie competizioni europee.

C'è poi la voce dei tifosi, con gran parte del tifo juventino tutt'altro che d'accordo con la volontà di Andrea Agnelli di staccarsi dall'Eca (Associazione Europea dei Club) per intraprendere questa nuova strada. E' il caso, per esempio, di Loris Grancini, capo dei "Vikings", uno dei gruppi ultras più caldi del tifo bianconero che, ai microfoni di Adnkronos, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Che schifo, non possiamo essere favorevoli chiaramente. A chi piace il calcio, a chi ha seguito la squadra sotto la pioggia, con la neve, in casa e in trasferta, non può piacere la Superlega. Ci sarà qualcosa di grosso sotto. Un campionato a 12 squadre di elite? E poi quando si giocherebbe? Di mercoledì? E il campionato italiano? Io mi auguro non si faccia che sia una mossa messa sul tavolo per ottenere qualcosa. Vogliamo fare come l'Nba? Ma lì ci sono i college, è tutto strutturato diversamente. Il calcio è lo sport del popolo. Ma vedo che tutti sembrano essere d'accordo. Ancora non ci credo. Voglio vedere poi Juventus, Inter e Milan a fare figure con quelle squadre, rischiamo di fare la fine dell'Italia di Rugby al 6 Nazioni. Una collezione di cucchiai di legno. Spero che la Uefa mantenga quanto detto e cacci tutti e che per quanto riguarda la Juve, ci salvino gli Elkann”.