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Bettega: “Meglio gol brutti ma decisivi che bellissimi, sulla Juve…”

Roberto Bettega

L'ex calciatore ha parlato

redazionejuvenews

L'ex calciatore e dirigente della Juventus Roberto Bettega ha parlato intervistato dai microfoni di Juventus TV in vista della sfida con il Milan in programma domenica sera allo Stadium, partita importante per il proseguo del cammino dei bianconeri nella rincorsa alla qualificazione alla prossima Champions League: "Gol di tacco al Milan? Vorrei vedere un allenatore che ti fa fare una cosa del genere in allenamento, ti manderebbe subito negli spogliatoi. Sono giocate istintive che fai durante la partita, avevo fatto gol di testa poco prima e quindi ero sereno ed è venuto questo bellissimo gol che ha solo un difetto: è avvenuto 47 anni fa".

"Il gol in finale di Coppa Italia penso che sia il go più fortunato che ho fatto in carriera, dichiamo che avere un po’ di fortuna a volte serve. Tu puoi fare un gol bellissimo sul 5 a 0, ma io preferivo segnare un gol brutto ma decisivo, che magari permetteva alla squadra di vincere la partita".

Della Juventus ha parlato anche Angelo Alessio, intervistato dai microfoni di  Fanpage.it: "Se mi aspettavo Pirlo allenatore? Si, non mi aspettavo potesse farlo così velocemente, ma lui ha sempre manifestato questa volontà e anche da giocatore ha dimostrato di avere una visione di gioco fuori dal comune. Andrea sta facendo suo percorso, solo che lo sta facendo alla Juve, il che non è affatto semplice, perché in certe società l’insuccesso non è contemplato e il secondo posto è una sconfitta. Le difficoltà? Nelle grandi squadre ci sono sempre momenti di difficoltà, l’importante è superarle velocemente. Quello che lui sta facendo, è un percorso di apprendimento e di esperienza inevitabile e probabilmente era da mettere in preventivo. Non è stato neanche tanto fortunato, perché questo è stato un anno complicato per tutti, ma forse per la Juve di più, considerati gli infortuni e i casi Covid. E poi c’è anche l’avversario, perché tu puoi anche avere idee interessanti, ma gli altri ti studiano e cercano il modo di neutralizzarle. E poi ci sono i giocatori, che non sempre si adattano a quello che tu hai in mente".