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ESCLUSIVA POMINI: “Juve-Sassuolo? I neroverdi provernno a proporre il proprio gioco! Berardi? La Juve lo voleva fortemente!”

VERONA, ITALY - SEPTEMBER 15:  Alberto Pomini of US Sassuolo during the Serie A match between Hellas Verona FC and US Sassuolo Calcio at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on September 15, 2013 in Verona, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il portiere attualmente al Venezia che ha vissuto tre stagioni nel Sassuolo ci ha rilasciato un’esclusiva intervista

redazionejuvenews

di Marco Guido

Alberto Pomini, portiere attualmente impiegato nel Venezia, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato della partita che Domenica si disputerà allo Juventus Stadium tra i padroni di casa bianconeri ed il Sassuolo, squadra dove l’estremo difensore ha vissuto ben tre stagioni. Ecco cosa ci ha raccontato:

Primo anno al Venezia, come sta andando questa tua nuova esperienza? “Sta andando bene anche se purtroppo una lussazione al gomito mi ha condizionato gli ultimi mesi e finora sono stato per lo più concentrato sul mio recupero. Sono però assolutamente contento della scelta intrapresa perché il Venezia è una società a misura d’uomo, seria, con persone di valore. La squadra sta facendo abbastanza bene, siamo in linea con l’obiettivo che è quello di conquistare la salvezza. C’è un allenatore molto bravo e stiamo mostrando anche un bel calcio”.

Domenica si gioca Juventus-Sassuolo, che partita ti aspetti di vedere? “Sicuramente la Juve proverà a vincere mentre il Sassuolo proverà a proporre il proprio gioco perché ha un allenatore bravo che crede molto nel gioco, sarà il solito Sassuolo “fastidioso”.

Credi che si veda già la mano di mister Sarri? “Credo di si. La squadra bianconera ha iniziato benissimo a livello di risultati anche se non ha ancora mostrato il calcio spumeggiante che Sarri aveva portato a Napoli ma la Juve sta tenendo un ritmo impressionante che non stupisce anche perché quest’anno deve guardarsi da un Inter che le darà filo da torcere fino alla fine”.

Ti ha sorpreso il rientro di Buffon alla Juventus? “Sinceramente si! Sembrava che avesse una scelta definitiva per la conclusione della sua carriera. Probabilmente l’affetto ed il legame per quell’ambiente e quella piazza è più forte di tutto il resto. Ha vissuto una vita in bianconero e con le dovute proporzioni lo posso capire perché se mi arrivasse una chiamata del Sassuolo, mi riporterebbe ai tantissimi ricordi vissuti in neroverde”.

Credi che la sua presenza possa condizionare negativamente le prestazioni di Szczesny? “Assolutamente no! Buffon quando è rientrato alla Juve sapeva quale sarebbe stato il suo ruolo anche perché Szczesny è un fenomeno nel suo ruolo. Il polacco non sente la pressione perché è abituato a giocare in grandi squadre dove c’è sempre un pari ruolo. Avere un compagno come Buffon può essere solamente un aiuto per potersi ulteriormente migliorare”.

Hai vissuto una vita in maglia neroverde (13 anni), quali sono i ricordi di quell'esperienza? “Sono arrivato al Sassuolo a 23 anni e me ne sono andato a 36, nel frattempo mi sono creato una famiglia, sono nati i miei figli. Ero arrivato quando era una piccola realtà di provincia, quando bisognava impegnarsi per trovare il campo d’allenamento ed ho lasciato una società con un’organizzazione da top club. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo cammino. Ci tengo a ricordare che in questo ultimo mese e mezzo, è stato sicuramente triste per i colori neroverdi a causa delle perdite del patron Squinzi e della sua signora, li ricordo con affetto. Sono sempre state persone presenti che non ci hanno mai fatto mancare niente e che tutti ricordano con affetto”.

Il tuo “collega” Consigli Domenica  non è stato impeccabile in occasione del vantaggio realizzato da Immobile. Come credi che reagirà Domenica quando tornerà tra i pali? “Andrea sa che stravedo per lui perché per me è uno dei portieri coi rendimenti più elevati della Serie A, sono ormai più di dieci anni che gioca campionati interi a livelli costanti e quindi ci può stare di incappare in un errorino, anche se il tiro è stato anche deviato ma prima aveva fatto due o tre parate devastanti. Quindi Domenica lui sarà tranquillissimo, ha assolutamente le spalle larghe”.

Domenica sarà assente per infortunio Berardi che tu conosci benissimo e che ha iniziato alla grande questa stagione. Pensi che possa ancora fare il salto in una big o credi che resterà in maglia neroverde ancora a lungo? “Dopo i primi due anni di Serie A, ha avuto l’opportunità di fare il salto in una big, anch’io credevo potesse fare il salto anche perché credo che la Juve lo volesse fortemente. Probabilmente lui non si sentiva ancora caratterialmente pronto ed ha forse preferito rimanere in un ambiente che lo protegge. Dopo 32 gol segnati nelle prime due stagioni in Serie A, le aspettative erano elevatissime. Domenico forse, anche per volere di Squinzi sia stato trattenuto a Sassuolo per far parte della base di giocatori che il patron voleva in squadra per trasmettere i valori della società”.

Mancini in nazionale sta puntando su Donnarumma e Meret: tu chi preferisci tra i due e perchè? “Sono tutti forti ma in questo momento il mio preferito è Sirigu! Sono tutti portieri di grandissimo livello ma forse anche per questioni anagrafiche preferisco il portiere del Torino. Donnarumma è un fenomeno, un portiere titolare a 16 anni nel Milan! Meret ha delle grandissime qualità, se ne parla da quando esplose Scuffet e fin da allora si parlava già di un giovane portiere che prometteva molto bene”.

Ringraziamo naturalmente Alberto Pomini e l’ufficio stampa del Venezia Football Club per la cortese disponibilità.