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ESCLUSIVA BRESSAN: “Sarri ha bisogno di lavorare in prima persona sul campo con la sua squadra”

27 May 2001: Mauro Bressan of Fiorentina in action during the Serie A 30th Round League match between Fiortentina and Atalanta played at the Artemio Franchi Stadium Florence. DIGITAL CAMERA. Alessandro Rossini / SESTINI / GRAZIA NERI.  Mandatory Credit:Allsport UK/ALLSPORT

L’ex centrocampista che ha indossato per due stagioni la maglia della Fiorentina ci ha rilasciato un’esclusiva intervista

redazionejuvenews

Di Marco Guido

L’ex centrocampista Mauro Bressan che nel corso della sua carriera ha vissuto due stagioni molto positive nella Fiorentina, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo naturalmente parlato della sfida che Sabato al Franchi vedrà fronteggiarsi i padroni di casa viola e la Juventus di mister Sarri.

Ecco cosa ci ha raccontato:

Cosa sta facendo adesso Mauro Bressan? “Gestisco un’accademia itinerante che si chiama National Football Academi (NFA, www.nfa.academy)  per bambini con la quale gestisco diversi allenatori che porto a fare delle giornate dedicate per far divertire i ragazzi soprattutto a livello acrobatico: gli insegniamo i tuffi, le rovesciate ed i tiri. E’ una giornata un po’ particolare ed  i ragazzi si divertono giocando all’aperto. Ho anche un’attività a Jesolo dove organizzo diversi eventi estivi”.

Sabato si gioca Fiorentina-Juventus, che partita ti aspetti di vedere? “Premetto subito che tiferò Fiorentina. Purtroppo da tifoso viola, nonostante l’entusiasmo portato da Commisso che ha portato anche diversi acquisti importanti primo tra tutti Ribey, devo ammettere che la Juve sarà la grandissima favorita anche se la palla rotonda e se i bianconeri ripetessero l’ultima mezz’ora col Napoli, la squadra di Montella potrebbe sorprendere quella di Sarri”.

Cosa pensi della nuova Juve targata Sarri? “Ancora non si vede la sua impronta anche perché la malattia lo ha tenuto lontano dal campo e non è la stessa cosa trasmettere il proprio credo tramite i propri collaboratori invece che direttamente in prima persona. Finora si è vista la Juve dei grandi calciatori, della squadra con una grande mentalità vincente ma penso che a breve si inizierà a vedere qualcosa del nuovo tecnico”.

Ramsey-Rabiot: chi pensi potrà imporsi con la maglia bianconera? “Non sarà facile integrarsi in tempi brevi sia per la difficoltà del nostro campionato e anche per le alte richieste che Sarri fa ai propri centrocampisti. Sono comunque due giocatori dall’alto tasso tecnico che sicuramente saranno un valore aggiunto ma credo abbiano bisogno di un po’ di tempo per integrarsi. Il tecnico ha difatti puntato su Khedira che ha più esperienza, sembrava in partenza ma il mister ha notato che fosse il più pronto ed ha posto il veto sulla sua cessione”.

Inter-Napoli: chi sarà la rivale della Juventus nella conquista allo scudetto quest'anno? “Per l’allenatore ma non perché Ancellotti sia da meno ma perché Conte ha una gran voglia di dimostrare, vedo favoriti i nerazzurri nella lotta per lo scudetto nei confronti dei partenopei anche se il Napoli ha un gioco che mi piace molto. L’Inter mi sembra più solida ed in Italia è molto importante subire pochi gol e credo che la fase difensiva dei nerazzurri sia un punto di forza importante”.

Ti piace la nuova Fiorentina targata Commisso? “I tifosi nonostante l’entusiasmo portato dalla nuova società presieduta da Commisso, devono portare un po’ di pazienza perché è stato stravolto un po’ tutto e quindi ci vuole tempo per amalgamare il tutto. Vedo però mister Montella un po’ a rischio, il calendario sicuramente non lo aiuta, se dovessero arrivare altre sconfitte la sua posizione sarebbe messa probabilmente in discussione”.

Tra le tante partite giocate contro la Juve, ce n'è una che ti viene in mente subito? “A Firenze ricordo gare molto infuocate ma non molto spettacolari a causa dell’elevatissima tensione. Mi viene in mente una partita giocata al vecchio Comunale di Torino quando col Bari riuscimmo a pareggiare grazie ad un rigore che conquistai a causa di un fallo di  Peruzzi e trasformato da Andersson”

A Firenze hai vissuto due stagioni fantastiche, che ricordi hai di quell'esperienza? “Firenze rappresenta per me l’apice della carriera visto che il primo anno ho disputato la Champions League, mentre nel secondo siamo riusciti a conquistare una storica Coppa Italia che purtroppo rimane ancora l’ultimo trofeo vinto dalla società viola. Sono stati gli anni migliori che ricordo con enorme piacere”.

Sei rimasto in contatto con qualche tuo ex compagno di squadra. Se si con chi? “Ho rivisto dopo tantissimo tempo Mijatovic con cui ho giocato la partita “operazione nostalgia” a Cesena. Quelli con cui sono rimasto in contatto sono Toldo, Rossitto e Adani”.

Ringraziamo naturalmente Mauro Bressan per la cortese disponibilità.