TORINO – Considerato un enfant prodige del nostro calcio (potente, veloce e tecnico) , tutti erano pronti a scommettere sulla stella di Moise Kean e su una sua possibile crescita esponenziale. Quando in estate è stato lasciato partire, per incompatibilità con gli equilibri con l’attacco, c’era un po’ di rammarico ma anche la paura di vederlo esplodere altrove, magari proprio all’Everton. Eppure, l’esperienza deludente in Premier, sembra aver dato ragione, alla fine, alla scelta fatta dalla dirigenza che alla fine non lo ha ritenuto abbastanza formato per rimanere e Torino. Ma come stanno le cose? Lo abbiamo chiesto – in esclusiva – al suo entourage: “Non ha avuto un inizio brillante ma la società crede in lui e sono contenti. Piano piano avrà più spazio”.
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