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Chiellini a JTV: “Sto bene, ho fatto il tampone e non ho sintomi”

Il difensore bianconero ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - Il difensore della Juve Giorgio Chiellini, ha rilasciato delle dichiarazioni durante la trasmissione “A casa con la Juve”, in onda su JTV, insieme a Claudio Zuliani, Enrico Zambruno e l’ospite d’onore David Trezeguet.

Parla Chiellini.

SULLA SUA CONDIZIONE - “Prima di tutto sto bene ed è la notizia più importante. Ho fatto il tampone ieri e in attesa di notizie, non ho sintomi e mi auguro che sia negativo. Sono al JHotel, ho deciso di rimanere qui perché ho la famiglia giù a Livorno da quasi due mesi e quindi per ero già qui e sono rimasto qui. Passo la giornata come tanti: faccio qualche esercizio e cerco di passare il tempo. Leggo un po', guardo qualche Serie TV. Ho rispolverato la Playstation come quando ero più giovane. E poi video chiamate con famiglia e amici, niente di più".

SU TREZEGUET - “Io di David ho un ricordo molto bello dei miei primi anni. Perché quando sono arrivato ero molto giovane e l'età media era abbastanza elevata, come adesso. David insieme al suo gruppo di amici sudamericani mi hanno fatto subito sentire a mio agio. Io stavo sempre con Giannichedda, Blasi e Abbiati e poi gli anni successivi si sono aggiunti Belardi, Zanetti e Marchionni e con gli amici di David mi hanno aiutato, per un ragazzo di 21 anni, ad abbattere un po' di barriere. Perché arrivare alla Juventus da Livorno e da un anno di prestito alla Fiorentina, mi ritrovavo davanti a questi campioni e la sera ci ritrovavamo con i suoi amici di sempre e mi sono sentito uno della Juve".

SULLA FIGLIA - “Olivia fa nove mesi oggi, ma è ancora piccola. La verità è che lei in questo momento è ancora più della mamma che del papà. Io me la coccolo un po' ma richiede più la mamma. Con Nina che invece ha quasi 5 anni, trattiamo sulla quantità di libri da leggere, per la mamma è sempre uno, per me sono 2/3 libricini e sono sempre storie di lupetti o orsetti".

Parla Trezeguet.

SUL CORONAVIRUS - “Io mi sono trovato per caso a Madrid in Spagna, perché ho iniziato il corso di direttore sportivo. Sono venuto qui con la famiglia tempo fa e sono rimasto, perché il destino ha voluto che rimanessi qui con la mia famiglia. Stiamo benissimo e poi faccio un po' quello che fa Giorgio, però rispetto a lui ho il bimbo e quindi devo giocare con lui. Facciamo queste partite a tutto campo o meglio a tutto salotto e a tutta cucina. Passiamo questo momento in questa maniera, siamo positivi, penso sia giusto pensarla in questo modo e sicuramente tutto si risolverà come dicono tutti".

SU CHIELLINI - “Giorgio faceva parte di quei periodo dove la Juve voleva ritrovare la sua idea vincente, momenti dove la squadra non riusciva a dare il meglio, parlo degli anni 2007/2010 e con Mauro Camoranesi volevamo inventarci qualsiasi cosa per migliorare la rosa, la squadra e l'anima di questa squadra è volevamo creare questa maxi grigliata a Vinovo per coinvolgere tutti e per vedere se la squadra riusciva a migliorare, non so se riusciva a migliorare la squadra tecnicamente, ma a migliorare sicuramente il modo di mangiare. Volevamo creare un momento tutto insieme, perché in quel periodo si pensava che questa unione si potesse fare oltre al campo, ma non ci siamo riusciti. Non siamo riusciti a fare questa mega grigliata a Vinovo, perché gli allenatori e la società giustamente pensavano non fosse molto professionale. Però ce lasciamo goduta lo stesso a casa mia. Mi ricordo bene ho invitato la squadra, ed era agosto e a Torino non c'era nessuno perché erano tutti in vacanza. La squadra si ritrovava a casa mia per passare quei momenti un po'piu stretti fra di noi che sono serviti a poco, perché non siamo riusciti a vincere niente, però abbiamo creato un'amicizia molto importante. Soprattutto in un periodo dove la Juve si stava ritrovando di nuovo. Noi siamo andati via tutti, ma Giorgio è rimasto e ha ricreato un linea vincente insieme ai giocatori più vecchi".