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Sconcerti: “Agnelli? Ha cercato di fare la Juve una piccola Fiat e lì sono nati i problemi”

Mario Sconcerti

Il giornalista ha parlato

redazionejuvenews

Mario Sconcerti, giornalista, ha parlato ai microfoni di TMW Radio di vari argomenti tra cui il momento della Juventus sotto la presidenza di Andrea Agnelli: "Mi ricordo che stavano per prendere Conte e mi contattò Agnelli, ci vedemmo a Roma di sera. Rimanemmo a lungo a parlare, così come quando Conte andò via da Torino. L'ho sempre ammirato come persona diversa in un calcio nuovo, un calcio rivoluzionario. Siamo abituati a presidenti che sono fuori dalla società all'estero, lui invece è un vero impiegato del club ed è sempre presente in ogni partita ed in ogni circostanza. Ha cercato di fare la Juve una piccola Fiat e lì sono nati i problemi.

Tutte le cose della Juve trasudano efficienza e lusso. Quando hanno pensato di fare l'ultimo scalino, con giustificata arroganza, si sono ritrovati nel problema Ronaldo, che non potevano permettersi e secondo me è stato un errore. Agnelli ha innovato molto la figura del dirigente di calcio. Sono convinto che si sentissero a un passo dal miliardo di fatturato. E Ronaldo era quello che doveva far fare l'ultimo scalino. Lazio? Credo che la Lazio debba provare a ricostruire la squadra, senza mandare via tutti. Ha il valore di Milinkovic-Savic come grande cassa, ha 2-3 giocatori che se mette sul mercato può fare grandi soldi.

Ci sarà da divertirsi, perché è una società ricca con potenzialità alte e ha grande competenza, visto che Tare è uno dei migliori nello scovare nuovi giocatori. Sarri comunque ha i punti di Inzaghilo scorso anno, ed era già una squadra vecchia da rifondare. Atalanta? Che riesca a vincere tranquillamente anche in casa ci sta. Deve muovere i giocatori in campo. Così sei condannato a un piccolo squilibrio in campo. Questo a volte causa dei problemi ed è la ragione per cui l'Atalanta ha perso quei 10-12 punti dalla prima. Mi piacerebbe che l'Atalanta vincesse".