JuveNews.eu
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Qui Porto, Pepe: “Dagli anni al Real, al ritorno in Portogallo: dico tutto”

Pepe Porto

Le dichiarazioni del centrale difensivo del Porto

redazionejuvenews

Giorno di gara per la Juventus, che stasera affronterà il Porto all'"Allianz Stadium" di Torino nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. I bianconeri devono ribaltare il 2-1 subito all'andata lo scorso 17 febbraio, quando i ragazzi di Conceicao si imposero con il risultato di 2-1 grazie alle reti di Tameri e Marega.

Tra i protagonisti del match di questa sera ci sarà anche Pepe, leader difensivo e capitano dell'undici lusitano. Grande amico di Cristiano Ronaldo, con cui ha condiviso numerosi successi sia al Real Madrid che con la maglia della Nazionale, il difensore ha ripercorso così i momenti salienti della sua carriera: "Il primo arrivo a Oporto? Era una grande sfida sostituire un grande difensore centrale come Ricardo Carvalho, Jorge Costa mi ha aiutato tanto in questo. Era una leggenda del club, come Vitor Baia. Mi ha fatto capire cosa significasse vestire la maglia del Porto. Lo chiamavano "l’animale", ma era il nostro animale. Il passaggio al Real Madrid? Per un giovane lasciare un campionato con meno visibilità e poter giocare al fianco di difensori come Cannavaro o Sergio Ramos era una grande sfida, ma mi sentivo pronto grazie all’esperienza accumulata negli anni al Porto. Fare il difensore è la mia passione, a maggior ragione farlo per il Real Madrid.

Il passaggio al Besiktas? Non avevo mai giocato contro il Besiktas, ma sapevo che in Turchia avrei trovato un calcio diverso. Era quello che volevo, mi serviva nella mia carriera: volevo sentire questa passione per il calcio. Il ritorno al Porto? Uno degli obiettivi del Porto è preparare bene i centrali per ogni partita. Devo trasmettere quello che mi ha insegnato Jorge Costa: sto cercando di fare altrettanto oggi. A fine partita, devo sapere di aver dato il mio massimo, a prescindere dal fatto di aver vinto o aver perso".

Potresti esserti perso