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Jorginho: la Juve ancora in corsa per il centrocampista

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Il giocatore del Chelsea non ha mai nascosto la sua volontà di tornare in Italia e la Juventus è da tempo sulle sue tracce, con il mercato estivo che potrebbe portarlo a Torino

redazionejuvenews

La Juventus è attesa questa sera dalla semifinale di ritorno di CoppaItalia in programma contro la Fiorentina: i bianconeri partiranno dallo 0-1 del Franchi firmato negli ultimi secondi del match, e questa sera avranno due risultati a disposizione su tre per passare il turno. Inutile dire però che Allegri, ieri in conferenza stampa, ha voluto alzare la tensione, con i suoi giocatori che questa sera cercheranno la vittoria per ottenere la finale, conquistata già dall'Inter ieri sera dopo la partita contro il Milan. In campionato i bianconeri devono difendere il quarto posto dagli assalti della viola e della Roma, dopo che il pareggio casalingo contro il Bologna ha fatto dire addio alle ultime velleità di Scudetto.

Mentre manca sempre meno alla fine della stagione, la dirigenza sta lavorando sul mercato per garantire a Massimiliano Allegri i giusti rinforzi in vista del prossimo anno, con il reparto più bisognoso che è il centrocampo: detto dell'interesse mai sopito per Pogba, la Juventus sta vagliando altre alternative. Primo nome su tutti, anche sul francese dei Red Devils, è quello di Milinkovic-Savic, con il giocatore della Lazio seguito da tempo e da tempo richiesto da Allegri. Oltre al serbo e al francese la Juventus monitora anche la situazione di Jorginho, che al termine del campionato potrebbe lasciare Londra per tornare in Italia.

Del centrocampista ha parlato il tecnico dei Blues Thomas Tuchel: "I giocatori risentono delle pressioni in Nazionale. Se giochi per una nazionale come l'Italia le aspettative sono alte. Dopo una vittoria come quella agli Europei credo abbia sentito come tutti in Italia la pressione. Questo è normale, poi dopo un grande successo è difficile mantenere il ritmo. Si è preso molte responsabilità, lui poi non si tira mai indietro. È per questo che gli voglio bene. È vero che durante la gara sono stato duro con lui, poteva fare alcune cose meglio come fa di solito, ma non è nulla di personale, gli voglio bene e lui lo sa".