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Jorginho: “Abbiamo la filosofia di Mancini in testa, vogliamo fare grandi cose”

Jorginho

Il centrocampista della Nazionale in conferenza stampa

redazionejuvenews

Dopo la vittoria per 3-0 contro la Turchia, la Nazionale di Roberto Mancini si prepara per il prossimo impegno contro la Svizzera. Del cammino degli azzurri a Euro2020 ha parlato Jorginho, fulcro del centrocampo dell'Italia. Queste alcune delle sue dichiarazioni in conferenza stampa:

I prossimi avversari dell'Italia: "Abbiamo visto la partita: la Svizzera è un'ottima squadra che sa giocare, organizzata, con lo stesso tecnico da anni. Dobbiamo stare attenti ai meccanismi che allenano da tanto. Hanno giocatori che hanno fatto più di due competizioni o tre insieme, ci sono giocatori esperti".

Mentalità: "Tutti hanno imparato la filosofia, quello che vuole il mister è nelle nostre teste. Tutti hanno le caratteristiche per giocare in questa filosofia di calcio. Non è tanto importante chi gioca, quanto piuttosto la filosofia: vogliamo la palla, trovare gli spazi, andare avanti. Chi è in campo cerca di portare avanti quell'idea di calcio". 

Sulla Champions col Chelsea: "È stato veramente molto bello vincere. Devi vivere quelle emozioni per capirle. Porto ancora più fame di vincere qui, è stato bello e vorrei sentire quelle emozioni anche con la Nazionale. Questo gruppo somiglia al Chelsea: è meraviglioso, hanno tanta fame, voglia di dimostrare, dai più esperti ai più giovani. Tutti hanno voglia di fare qualcosa di importante".

Sulla sua leadership: "Sono un ragazzo e un giocatore che cerca di aiutare tutti. Ci sono tanti grandi giocatori qui, con grande personalità in questa squadra. Serve l'aiuto di tutti. Dal mio aiuto a quello di Chiellini, di Bonucci, di Insigne, di Verratti, di Immobile, di Donnarumma. Tutti possiamo aggiungere e aiutare. Chi è sul campo rappresenta sempre questa nazione, abbiamo tanti ragazzi di qualità, possiamo sempre fare bene".

Euforia dopo la vittoria: "Vincere è bello, dobbiamo essere felici delle vittorie. Festeggiamo quando si vince, perché è sempre giusto farlo. Questa è una competizione difficile, non ho visto niente di eccessivo nelle celebrazioni della prima vittoria. Questa squadra non perderà mai l'umiltà e la fame di vincere. Lavoriamo tanto per quello, quindi quando si vince è giusto festeggiare".

Eriksen e Kjaer: "Siamo sempre al centro dello spettacolo, ma il calcio va oltre a quello. Della passione dei tifosi e del lavoro dietro le quinte di chi ci aiuta tanto non si parla molto. Il calcio è bello anche per questo, non solo per quello che avviene in campo. Quello che è successo ieri è veramente forte. L'ho sentita molto: in quel momento pensavo ai compagni, ai tifosi, a sua moglie che stava lì. A nome di tutti noi, faccio un grande in bocca al lupo a Eriksen, alla sua famiglia. Gli dico di essere forte".